Siria, missili su un aeroporto militare: almeno 14 morti. Russia: “Attacco israeliano”

di Redazione

Le difese aeree dell’esercito siriano hanno contrastato un attacco contro un aeroporto militare tra le città di Homs e Palmira, abbattendo otto missili. Lo ha riferito l’agenzia di stampa statale Sana. E dopo poche ore è arrivata da Mosca la notizia che l’attacco sarebbe stato compiuto da Israele, notizia poi confermata anche da fonti siriane. Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani, sono almeno 14 le persone uccise. Tra le vittime ci sarebbero anche combattenti iraniani.

L’episodio segue di poche ore il sospetto attacco chimico da parte dell’esercito siriano nella periferia orientale di Damasco, che ha provocato decine di vittime. Nella zona era presente l’ultimo presidio dell’opposizione al regime. Secondo l’Osservatorio siriano, “forze russe, iraniane e del movimento libanese Hezbollah”, alleati del regime di Damasco, sono stanziate nella base aerea T-4 conosciuta come Tiyas.

Russia: “Attacco di Israele” – A compiere l’attacco, secondo il ministero della Difesa russo, sarebbero stati due aerei F-15 dell’Aeronautica israeliana i quali hanno lanciato otto missili guidati contro l’aerodromo siriano T-4. L’attacco è avvenuto dal Libano, senza violare lo spazio aereo siriano. Le difese aeree siriane hanno distrutto cinque missili guidati. Mosca segnala che “nessun consulente” militare russo è tra le vittime. Anche la tv di Stato siriana ha confermato che a condurre l’attacco aereo sono stati caccia israeliani. In un comunicato del ministero della difesa citato dalla tv di Stato siriana si afferma che degli aerei F-15 hanno sparato contro una base vicino Homs e che è stata colpita.

Trump e le minacce ad Assad – Il presidente americano Donald Trump aveva promesso che Damasco avrebbe pagato “un grande prezzo” per il sospetto attacco chimico, dichiarando che “Putin, la Russia e l’Iran sono responsabili per il sostegno all’animale Assad”. Poche ore prima dell’attacco missilistico, la Casa Bianca non aveva escluso un raid contro obiettivi del regime siriano. “Non escluderei alcuna opzione”, aveva detto alla Abc Thomas Bossert, consigliere di Trump per la sicurezza nazionale e l’antiterrorismo.

Trump-Macron: “Coordinare una forte risposta comune” – Assieme al suo omologo francese Emmanuel Macron, il presidente americano ha “concordato che il regime di Assad debba essere chiamato a rispondere per i suoi continui abusi dei diritti umani”. Lo ha reso noto la Casa Bianca, riferendo di una telefonata tra i due leader, i quali hanno intenzione di “coordinare una forte risposta comune”. Anche la Francia, però, ha negato il suo coinvolgimento nell’attacco missilistico alla base aerea.

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