Aversa – “Dopo l’ulteriore improvvisata del primo cittadino, il quale ha intimato la revoca delle determine dirigenziali aventi ad oggetto le attribuzioni del salario accessorio per il personale, ci hanno lasciato basiti gli attacchi scomposti perpetrati da qualche difensore d’ufficio in danno di chi ho osato sdegnarsi per un atto stile dittatura castrista”. Lo afferma il consigliere di opposizione Gianpaolo Dello Vicario, in merito alla polemica sulla sospensione dei premi di produttività da parte del sindaco.
“Non era il caso di erigersi a giuristi su una questione di mera lettura. – continua l’esponente di Forza Italia – Ai novelli Abbamonte/Caringella, che hanno spiattellato la decennale esperienza universitaria (pur non avendo legittimazione popolare – un voto), vorremmo umilmente chiedere, anziché di sforzarsi di apparire sulla stampa ed ammettere di aver torto, di sforzarsi a realizzare qualcosa e di evitare palesi conflitti di interesse. Difatti, tentando una difesa impossibile, si produce l’effetto contrario: si dà torto al sindaco. E’ evidente a tutti che il primo cittadino non può sostituirsi d’imperio ai dirigenti, violentare il Tuel, le leggi, e i contratti collettivi”.
“Abbiamo invece apprezzato – conclude Dello Vicario – il sussulto d’orgoglio (anche se in maniera molto sommessa) di un consigliere, il quale, finalmente, ha cercato di aggiustare il tiro del sindaco, invitando lo stesso ad una mediazione e alla risoluzione di una vicenda che sa di grottesco. Esprimiamo piena solidarietà ai sindacati e sosterremo ogni azione affinché si proceda a mettere in pagamento quanto stabilito dal dirigente ai lavoratori meritevoli”.