Aversa – Nel braccio di ferro ingaggiato dai commissionari del mercato ortofrutticolo con gli amministratori della città a causa della richiesta di pagamento del canone per l’occupazione di suolo pubblico, ritenuto eccessivo e non dovuto dai primi ma doveroso e giusto dai secondi, ci sono “verità dimenticate”.
Sarebbero queste a giustificare la richiesta dell’Amministrazione. Perchè, probabilmente a causa del tempo trascorso, i commissionari avrebbero dimenticato che, a causa delle sentenze della magistratura che aveva decretato inapplicabile la Tosap loro richiesta, pare da un commissario straordinario che nel 1989 trasformò in Tosap il canone fissato nei contratti stipulati dai commercianti nel 1982, imponendo al Comune la restituzione delle somme ingiustamente incassate, fu necessario – nel 2008 – modificare il regolamento del mercato ortofrutticolo, cosicché quei contratti furono “novati”, vale a dire estinti per essere poi sostituiti da nuovi contratti che i concessionari non avrebbero mai sottoscritto per ragioni al momento sconosciute.
Di conseguenza, essendo stato reso pubblico il nuovo regolamento i concessionari avrebbero dovuto pagare una nuova tariffa per ottenere la concessione dei suoli su cui svolgono la loro attività. Questo non è accaduto perchè avrebbero ritenuto, in perfetta buona fede, di essere in possesso di un contratto, sia pure datato, valido e confermato da sentenze della magistratura. Le cose non starebbero così e i concessionari dovrebbero prendere atto di quanto accaduto nel 2008 ed adeguarsi, così come hanno fatto gran parte dei 45 operatori del mercato ortofrutticolo.
“Alla fine è prevalso il senso di responsabilità e di ragionevolezza. Le chiacchiere e il non senso – commenta Renato Oliva, consigliere delegato ai Tributi – sono stati portati via dal vento, ora posso affermare che se c’è volontà e serietà le cose si possono fare e non restare utopie”.
“A ragion del vero – continua Renato Oliva – tutto parte dalla delibera di Consiglio comunale 43 del dicembre 2008 che modificava il contenuto del regolamento del mercato ortofrutticolo introducendo l’articolo 23 bis. La ragione del deliberato era stata la soccombenza dell’Amministrazione dell’epoca in tema di Tosap applicata quale tributo per il mercato ortofrutticolo. Pertanto non potendo più provvedere a riscuotere la Tosap fu introdotto il corrispettivo concessorio da determinarsi in base a tariffe e ai metri quadri concessi e occupati dai mercatari”. “La delibera di Consiglio comunale – ricorda Oliva – ebbe pubblicità, come da regolamento, e qui di pari notifica agli interessati. Per puro tecnicismo giuridico i contratti si rinnovarono nel loro contenuto”.
“Oggi – prosegue il consigliere – ci ritroviamo ad essere l’unica amministrazione ad essersi impegnata seriamente e i risultati sono più che soddisfacenti, Più dell’85 per cento degli operatori del mercato hanno provveduto a regolarizzare per intero il dovuto del 2017. Ad altri che hanno richiesto è stato concesso rateizzo. Solo poche eccezioni sono ancora restie”. “Le somme riscosse – conclude – saranno utilizzate per ridare dignità e vivibilità al mercato ortofrutticolo con ritorni finanziari per l’amministrazione ed economici e commerciali per gli operatori. Ora si provvederà a regolarizzare l’aspetto contrattuale e alla definizione dei pregressi che saranno rideterminati, dove possibile, senza gravare su nessuno. Spero che prevalga il buon senso e piena volontà di collaborare a fini costruttivi”.