Aversa – “Notizie prive di qualsivoglia fondamento che smentisco con forza e sdegno. Non ho mai studiato in vita mia! Diffido formalmente l’assessore dal diffondere siffatte notizie lesive della mia immagine che ho costruito in tanti anni. Se queste notizie false le leggesse mio padre potrebbe pensare che stia diventando matto”.
È ironica la risposta di Gino Della Valle all’assessore Dino Carratù in merito alla polemica sulla sospensione, da parte dei sindaco, dei premi di produttività ai vigili urbani. “Sono rammaricato dai toni e dai contenuti dell’intervento dell’assessore Carratù ma non ho intenzione di far polemica anche perché credo che l’avvocato mi abbia dato ragione su tutto”, sostiene Della Valle, che aggiunge: “Da non esperto in diritto amministrativo non potevo certo immaginare che la frase ‘dispone la sospensione di determine dirigenziali’ riportate in quell’atto firmato dal sindaco non hanno il significato ed il valore corrente. Credevo erroneamente che non occorreva esser ‘principi del foro’ per capire che quell’atto non aveva nessun presupposto amministrativo. Ero convinto che nel caso di specie la legge quadro sulla Polizia Municipale c’entrasse come i cavoli a merenda e che solo il decreto legislativo 165/2001 assegnasse la responsabilità dell’attribuzione del fondo ai dirigenti”.
“Sono comunque soddisfatto per due motivi – sottolinea Della Valle – Il primo è che a questo punto la vicenda si può chiudere con soddisfazione di tutti, visto, infatti, che l’avvocato Carratù in qualche modo ha declassificato quel documento indirizzato al dirigente della Polizia Municipale, Stefano Guarino, ad una mera lettera di convocazione. Quindi, mi aspetto che ora l’ufficio personale metta in pagamento quanto stabilito dal dirigente ai lavoratori. Il secondo è che l’assessore Carratù finalmente difende l’operato dei suoi agenti, degli uomini e delle donne della Polizia Municipale. Peccato che i sindacati non abbiano capito niente ed hanno annunciato uno stato di agitazione”.