Aversa – Due importanti Consigli comunali si sono tenuti, questa settimana, ad Aversa. Il primo sul rendiconto (quanto l’Ente ha speso nell’anno 2017), l’altro sul bilancio di previsione (quanto si prevede di spendere nei prossini 3 anni).
Ad intervenire è la portavoce in Assise del Movimento 5 Stelle, Maria Grazia Mazzoni: “La prima, triste considerazione da fare su entrambi i Consigli è la totale assenza dei cittadini nell’aula consiliare che testimonia la drammatica e preoccupante lacerazione che c’è tra i cittadini e la politica. Le colpe sono da attribuire, in gran parte, a una politica che non sa più parlare un linguaggio ‘reale’ ma solo settoriale imbrigliato nei gangli di una burocrazia kafkiana. Da entrambi i Consigli è emerso un dato significativo: un’altissima percentuale di evasione tributaria. I tributi li pagano in pochi e l’Ente riesce a recuperarne una bassissima percentuale rimpinguando ogni anno il serbatoio dei crediti di dubbia esigibilità. Questo significa solo una cosa: taglio dei servizi a tutti, a chi paga e a chi evade.
Si è discusso del bilancio previsionale e del Dup, il documento unico di programmazione per i prossimi tre anni, che come tutti gli altri documenti contabili è un aggregato di numeri, che potrebbe essere più leggibile solo se accompagnato da un altro documento il Peg (piano esecutivo di gestione) che, paradossalmente, si approva solo successivamente al bilancio. Nel corso della seduta, durata 15 ore, si sono discussi molti emendamenti che hanno portato al centro del dibattito politico tematiche importanti come la qualità dell’aria, le periferie, il Puc.
L’intervento della sottoscritta si è focalizzato sulla delibera di giunta numero 55 del 19 febbraio del 2015 sulle opere pubbliche che, tra l’altro recita: ‘… per le altre opere si è reso necessario, sulla base di un attenta valutazione o di ridefinire le fonti finanziarie o gli ambiti di intervento’. Segue un elenco di nuovi interventi per l’anno 2018 (molti nuovi) e poi alla voce interventi eliminati si legge ‘riqualificazione di piazza Marconi’. In parole povere questa piazza, cuore della città normanna, viene cancellata dagli interventi di riqualificazione. Di piazza Marconi si parla da decenni, per questa piazza abbiamo avuto i fondi del progetto Più Europa e li abbiamo persi, su questi ipotetici lavori fu acceso un mutuo e ora si ritorna all’anno zero. Il cuore della città gestito notte e giorno da un cospicuo numero di parcheggiatori abusivi, un luogo di degrado e di abbandono che attenderà, chissà ancora per quanti anni, di riprendersi quella dignità che la storia millenaria di questa città le riconosce”.