Aversa – «Il sindaco e la sua maggioranza inaugurano in pompa magna il nuovo ingresso della stazione di Aversa e noi restiamo basiti». A parlare il consigliere comunale di Noi Aversani Carmine Palmiero che continua, facendosi portavoce anche degli abitanti della zona nella quale risiede: «Qualsiasi amministratore si sarebbe chiesto cosa, prima di inaugurare, si dovrebbe fare per un quartiere martoriato sotto tutti i punti di vista».
«La stazione di Aversa – continua Palmiero – è in totale stato di degrado e abbandono, le telecamere di videosorveglianza non funzionano e questo nuovo ingresso sarà un potenziale, ulteriore problema di sicurezza per tutti noi. E stata prevista la sorveglianza da parte del Comune? La viabilità da chi sarà regolamentata visto che i vigili sono sempre impegnati in altri posti? Insomma, il sindaco è a caccia di flash, appena vede una macchina fotografica si mette in posa, dimenticandosi dei problemi seri e reali dei cittadini».
«Paradossalmente, aver aperto il secondo ingresso della stazione potrebbe portare più danni che benefici, soprattutto alla circolazione» afferma da parte sua Gino Della Valle, già più volte assessore alla mobilità e responsabile dell’Osservatorio Politico Cittadino. «Quest’opera, sebbene realizzata dalle Ferrovie, fu ottenuta grazie all’amministrazione Ciaramella e, in particolare, – afferma l’esponente azzurro – all’allora assessore Luciano Luciano ed aveva una sua validità legata al progetto di un parcheggio di interscambio che consentisse di decongestionare la zona di piazza Mazzini. Al momento, invece, gli unici ad avere benefici saranno quelle persone che abitano nelle vicinanze che si risparmieranno un ampio giro».
L’ex assessore ricorda, infatti, che «grazie ai fondi del progetto ‘Jessica’ era stato previsto anche l’esproprio dei fondi prospicienti la zona, ma in questi sei anni le successive amministrazioni non hanno fatto assolutamente nulla. Capisco bene che i proprietari dei terreni, oggi agricoli o zone G, aspettano fiduciosi il nuovo Puc, ma un’amministrazione che voglia essere tale deve pensare alla collettività».
Insomma, nei prossimi giorni, si rischia di assistere all’ennesimo ingolfamento con le autovetture dei pendolari che saranno parcheggiate (abusivamente) sul ciglio di via Atellana, con auto in attesa di raccogliere o lasciare chi dovrà prendere il treno, in una zona già solitamente congestionata dal traffico con due istituti superiori che hanno circa tremila alunni. A ringraziare, comunque, i tanti pendolari della zona orientale di Aversa e di Gricignano che potranno raggiungere la stazione a piedi e molto più agevolmente, anche se in zona mancano marciapiedi e attraversamenti pedonali, carenze che, almeno per ora, mettono a repentaglio l’incolumità di quanti percorreranno le strade che conducono a via Atellana e al nuovo sottopasso.