Napoli – Il piano politico per Bagnoli illustrato dall’ex premier Matteo Renzi nell’aprile del 2016 è stato trasformato nel progetto di rigenerazione urbana e risanamento ambientale dell’area occidentale.
Un nuovo piano regolatore deciso ieri dopo la cabina di regia, probabilmente l’ultima presieduta dall’attuale ministro per il Mezzogiorno, Claudio De Vincenti, che insieme al commissario Salvo Nastasi, il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, il vicepresidente della Regione, Fulvio Bonavitacola, e l’amministratore di Invitalia Domenico Arcuri, ha tirato una linea netta sulle attività svolte finora con il completamento della fase di caratterizzazione dei suoli e l’analisi di rischio.
Molte le novità, come la realizzazione di un porto da 20 ettari e di una piscina olimpionica all’interno del grande parco urbano. Inoltre la cabina di regia ha formalizzato anche l’avvio delle gare per la rimozione dell’amianto nell’area ex eternit.
La caratterizzazione dell’area di Bagnoli ha “consentito alla Commissione Europea di chiudere la vicenda della lettera del 2013 che segnalava all’Italia la possibilità di infrazione comunitaria proprio su Bagnoli”, ha detto il ministro De Vincenti, parlando con i giornalisti al termine dei lavori della cabina di regia. “Grazie alle attività che abbiamo avviato oggi la Commissione Europea ha chiuso la procedura di infrazione”, ha aggiunto il ministro. “Abbiamo poi preso atto che si è conclusa l’analisi di rischio ambientale – ha proseguito ancora il ministro – quindi caratterizzazione, di rischio ambientale. Dunque si può procedere alla bonifica di tutta l’area”. “E’ in corso la gara per la sicurezza nel corso degli interventi di bonifica ed oggi la conferenza dei servizi ha approvato il progetto di rimozione integrale dell’amianto”, ha concluso il ministro.
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