Si terranno a Ischia, giovedì 19 e venerdì 20 aprile, nella Torre di Sant’Anna, gli “Stati Generali dell’Agricoltura nelle isole del Golfo”. Una due giorni di conferenze, degustazioni, workshop e incontri a tema con il coinvolgimento della Città Metropolitana di Napoli e di docenti dell’Università degli studi Federico II e della Università del Sannio.
L’evento, realizzato dal Comune d’Ischia in collaborazione con la Coldiretti Campania, intende promuovere la valorizzazione dei prodotti agricoli favorendo la pratica della loro diffusione a “Km zero” per sostenere la produzione genuina più vicina al consumatore. Si comincia giovedì 19, dalle ore 8 alle 13 nel piazzale delle Alghe, con il mercato “Campagna Amica” e la vendita di prodotti agricoli a km 0. Alle 16, alla Torre di Sant’Anna, i saluti istituzionali.
Venerdì 20 aprile, dalle 9.30 alle 12.30, sempre alla Torre di Sant’Anna, il percorso didattico per le scuole ischitane sulla biodiversità e l’agricoltura delle isole, alle 10.30 il convegno sul tema “Il fagiolo zampognaro diventa Pat, prodotto agroalimentare tradizionale”, con gli interventi del professor Antonio Giordano, direttore “Sbarro Institute di Filadelphia”, e del professor Rocco di Prisco, del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Alle 15 la presentazione del libro di Elisabetta Donarono, “Il Grand Food”. Alle ore 16 il workshop “Ben’essere a Km Zero – Agricoltura, turismo e terme” con gli interventi del professor Gionata De Vico dell’Università Federico II di Napoli e del direttore scientifico Coteli, consorzio tutela elicicoltura italiana che discuteranno di “Allevare lumache: cibo e cosmesi in poco spazio”.
“Agli Stati Generali dell’Agricoltura delle isole – dichiara l’assessore Anna Maria Chiariello – i protagonisti sono la terra e ovviamente gli agricoltori, uomini e donne che in tempi difficili, di crisi economica globale, sono riusciti a tenere la barca, a non farla affondare, nonostante il mare in tempesta. L’agricoltura, settore mortificato economicamente e normativamente dall’Unione Europea e dalla politica nazionale e locale, ha retto l’urto ed è, oggi, uno dei comparti vivaci per produzioni, esportazioni e creazione di posti di lavoro, nascita di nuove imprese, molte delle quali create da giovani, giovanissimi che tornano alla terra”.