“Penso che riusciremo a risolvere i problemi di Facebook, ma ci vorranno un po’ di anni”. Lo ha affermato Mark Zuckerberg in un’intervista a Vox dopo lo scandalo Cambridge Analytica. Il fondatore del social network ha ammesso che i problemi che riguardano la società, ad esempio le fake news e le ingerenze nelle elezioni straniere, non saranno risolti da un giorno all’altro. Ma “entro la fine del 2018 si inizierà già a voltare pagina”, ha detto.
Zuckerberg ha difeso il business model della società e respinto le critiche lanciate la scorsa settimana dal ceo di Apple, Tim Cook. Secondo Zuckerberg uno dei problemi di Facebook è che sia troppo “idealistico”, incentrato sugli aspetti positivi del connettere le persone e che “non spendesse abbastanza tempo per investire o riflettere su alcuni degli usi negativi degli strumenti”.
“Penso che ora le persone siano adeguatamente focalizzate su alcuni dei rischi e degli svantaggi”, ha spiegato. “Penso che lavoreremo su questo, ma ci vorranno alcuni anni – ha aggiunto – Vorrei poter risolvere tutti questi problemi in tre o sei mesi, ma penso solo che la realtà sia di doversi prendere un periodo di tempo più lungo”.
“Molto superficiale”, ha poi replicato Zuckerberg a Cook che nei giorni scorsi aveva criticato Facebook per lo scandalo dei dati, mettendo in evidenza come i nervi siano tesi nella Silicon Valley, anche per il crollo dei titoli tecnologici a Wall Street. Zuckerberg ha quindi liquidato come “ridicola” l’accusa mossa da Cook secondo cui i guai di Facebook nascano dalla pratica seguita dal gruppo di Menlo Park di fare soldi sui dati personali degli utenti.