Addio al sergente di “Full Metal Jacket”: è morto l’attore Ronald Lee Ermey

di Redazione

“E’ con enorme dispiacere che mi duole informarvi che Ronald Lee Ermey (‘The Gunny’) è morto questa mattina a causa di alcune complicazioni dovute a una polmonite. Mancherà moltissimo a tutti noi”. A dare il triste annuncio della scomparsa del leggendario e brutale sergente maggiore Hartman in “Full Metal Jacket” è stato via Twitter il suo manager di lunga data, Bill Rogin.

Oltre che per il suo ruolo più famoso nel capolavoro di Stanley Kubrick del 1987, che gli è valso una nomination al Golden Globe come Miglior attore non protagonista, Ermey era conosciuto per aver vestito i panni anche di altre figure autoritarie. È stato il sindaco Tilman nel film “Mississippi Burning – Le Radici dell’Odio” del 1988, il capitano di polizia in “Seven” del 1995, il capo ufficio Frank Martin in “Willard il paranoico” del 2003, il sadico sceriffo Hoyt nel remake di “Non aprite quella porta” diretto da Marcus Nispel e ha prestato la sua voce al Sergente, il comandante dei soldatini verdi di plastica nella saga di “Toy Story”. Lascia la moglie e quattro figli.

“Semper Fi, Gunny, Godspeed”, ha concluso così Bill Rogin il post con cui annunciava la morte di Ermey, riferendosi al motto del Corpo dei marines degli Stati Uniti, in cui l’attore ha prestato servizio dal 1961 al 1971 quando è stato dimesso per delle ferite sul campo. La star di “Full Metal Jacket” prestò servizio in Vietnam coi Marines e in missione a Okinawa, in Giappone. Carriera militare intrapresa per evitare il carcere su scelta di un giudice a causa dei numerosi arresti subiti.

Ermey era nato a Emporia, nel Kansas nel 1944. Ha studiato a lungo recitazione a Manila, nelle Filippine, dove ha ottenuto il suo primo ruolo come pilota per elicotteri in “Apocalypse Now” (1979). Ha continuato a comparire in circa 60 film, spesso in ruoli legati alle forze armate.

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