Asti – All’alba di oggi i carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Asti, coordinato dal maggiore Lorenzo Repetto, hanno eseguito cinque ordinanze di custodia cautelare in carcere nell’ambito dell’inchiesta sulla tentata rapina in cui, il 19 dicembre 2014, Manuel Bacco, 37 anni, morì nella sua tabaccheria di corso Alba dopo essere stato raggiunto da due colpi di pistola. Omicidio, tentato omicidio, rapina pluriaggravata, detenzione e porto illegale di armi sono i reati contestati agli indagati sulla base delle indagini svolte dai militari dell’Arma e coordinate dal sostituto procuratore Laura Deodato.
Dalle indagini è emerso che la banda puntava all’incasso della giornata. Ma qualcosa andò storto quando la moglie di Bacco venne strattonata dai malviventi. Un gesto che causò la reazione del tabaccaio, freddato poi da alcuni colpi di pistola esplosi a bruciapelo.
E’ stato il Dna a incastrare il presunto autore dell’omicidio. I carabinieri sono riusciti ad isolarlo grazie alle tracce lasciate dall’uomo sul passamontagna indossato. Si tratta di un 24enne residente nella provincia di Asti e incensurato. Attraverso le telecamere di videosorveglianza della zona e del tabaccaio, gli investigatori dell’Arma sono quindi risaliti ai complici del giovane.
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