Una coltellata al cuore, fatale per Nicola Della Morte, 23 anni, ucciso nella notte tra domenica e lunedì nelle vicinanze di un campo sportivo a pochi chilometri da Sassari. Nato da una famiglia originaria di San Felice a Cancello, in provincia di Caserta, Nicola risiedeva a Chiavenna, in provincia di Sondrio, ma era in Sardegna dove lavorava come impiantista e giocava da calciatore dilettante in forza alla Polisportiva Ottava.
Si era appena conclusa una stagione calcistica culminata con la retrocessione della sua squadra in Seconda categoria, in seguito allo spareggio perso per 3-1 col Codrongianos sul campo neutro di Nulvi (Sassari). Nonostante la sconfitta, intorno all’un, Nicola e i suoi compagni, insieme ad amici e supporter, si trovavano all’interno del circolo della Polisportiva Ottava per festeggiare la fine del campionato. A quel punto, come raccontato da alcuni testimoni, è arrivato Ventriglia (già denunciato dal presidente della squadra) che avrebbe iniziato ad infastidire i presenti, soprattutto le ragazze. Della Morte è intervenuto e ha invitato Ventriglia ad andarsene, accompagnandolo fuori dal circolo. Non era la prima volta, come emerso dalle indagini, che i due avevano una discussione accesa. Ma questa volta nelle mani di Ventriglia è spuntato un coltello: un colpo improvviso sferrato al petto di Nicola, che si è accasciato al suolo, morendo sotto gli occhi attoniti degli amici.
Ventriglia è scappato ma la sua fuga è durata solo quale ora. Intorno alle 8 di lunedì mattina è stato intercettato da una pattuglia della polizia stradale mentre era a bordo di un’auto insieme ad un’altra persona, anch’essa fermata e della quale gli investigatori stanno valutando la posizione. Ventriglia si è consegnato senza opporre resistenza. Interrogato in Questura a Sassari, ha reso le prime ammissioni e indicato il luogo, nelle vicinanze del circolo, dove aveva nascosto il coltello. Ha raccontato di aver già avuto discussioni con la vittima e di essere uscito di casa quella sera con due coltelli proprio per raggiungere il suo rivale al circolo ma di non avere intenzione di ucciderlo, solo di incutergli timore. Per lui, comunque, è scattata l’accusa di omicidio volontario.