Aversa, caso indennità. Di Palma: “Alla demagogia della minoranza rispondiamo con i fatti”

di Redazione

Aversa – “Alla pura demagogia dei consiglieri di minoranza rispondiamo con gli atti”. Così il consigliere comunale Francesco Di Palma, che interviene sulla vicenda della riduzione delle indennità (leggi qui). “Il presidente del Consiglio comunale, Augusto Bisceglia, ha ricevuto un parere tecnico redatto dal segretario generale del Comune, Anna Di Ronza, per il quale le misure delle indennità spettanti al sindaco, agli assessori, al presidente del Consiglio e la misura dei gettoni di presenza spettanti ai consiglieri comunali per la effettiva partecipazione alle sedute del Consiglio e delle Commissioni, sono definite da specifiche norme di legge parametrate in rapporto alle fasce demografiche degli Enti”.

“Alla luce delle modifiche normative – continua Di Palma – non è più prevista la previgente facoltà di incremento delle relative indennità. Nel caso di una riduzione della misura delle indennità o della misura dei gettoni di presenza, anche secondo quanto chiarito in alcuni pareri della Corte dei Conti, sia pure afferenti casi di incremento di indennità, solamente una espressa dichiarazione di volontà dell’organo competente e cioè deliberazione di Giunta per i sindaci e gli assessori comunali e deliberazione di Consiglio comunale per i presidenti e per i consiglieri comunali, può essere stabilito l’importo della eventuale riduzione. Dunque, solo attraverso una deliberazione ad hoc, adottata dal competente organo, vi è, infatti, l’espressa manifestazione di volontà degli organi locali e la disposta riduzione dei costi della politica potrà conseguire una effettività. In estrema sintesi, la mozione non rappresenta l’atto attraverso il quale potrà essere disposta la riduzione dei costi in argomento. Né tantomeno la mozione di un consigliere comunale, ovvero un atto di indirizzo, può impegnare un organo diverso a determinare una decisione che invece si vorrebbe, illegittimamente, far esprimere”.

“Alla luce di questo parere specificatamente di natura tecnica, il presidente Bisceglia non ha potuto fare altro che escludere la mozione in argomento dai punti all’ordine del giorno del civico consesso. Le richieste formulate, infine, non appaiono conformi all’attuale assetto normativo giacché in caso di una riduzione della misura delle indennità o dei gettoni di presenza, anche secondo quanto chiarito in alcuni pareri della Corte dei Conti, solo con una espressa dichiarazione di volontà dell’organo competente (cioè deliberazione di Giunta per sindaco ed assessori e di consiglio comunale per i consiglieri) può essere stabilito l’importo di una eventuale diminuzione”. “Do la mia personale disponibilità al consigliere Palmiero a restituire volontariamente la nostra parte economica, sempre se il tutto non è finalizzato alla sterile propaganda demagogica”, conclude il consigliere.

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