Aversa – “A partire da oggi il principale obiettivo della mia amministrazione sarà quello di fermare quanto sta avvenendo nell’area dell’ex ospedale psichiatrico Santa Maria Maddalena”. A parlare il sindaco Enrico De Cristofaro che sembra finalmente aver preso coscienza di quanto sta avvenendo nel perimetro di quella che fu la Reale Casa dei Matti del Regno di Napoli, voluta da Gioacchino Murat. Un complesso nel quale il Comune di Aversa ha un padiglione di sua proprietà, il ‘Leonardo Bianchi’, acquistato per un milione di euro una decina di anni fa, ma lasciato nel più totale oblio. Un classico esempio di sperpero di danaro pubblico senza alcuna vergogna.
“Con l’aiuto di due o tre (non di più) tra consiglieri comunali e assessori – ha continuato De Cristofaro – faremo in modo di dare vita ad una serie di iniziative continue per essere sempre presenti sui media e dare vita ad una vera e propria campagna stampa accompagnata da iniziative istituzionali per giungere a quello che deve essere il nostro obiettivo: recuperare all’utilizzo collettivo un patrimonio inestimabile che si sta distruggendo. Abbiamo un dovere morale di recuperarlo perché non possiamo lasciarlo abbandonato a se stesso”.
Insomma, dopo quasi due anni di amministrazione una vera e propria “conversione” sul tema con un recupero della struttura che non può prescindere da un serio e serrato confronto tra le istituzioni. Non a caso, il sindaco aversano spiega: “Dobbiamo dare vita ad un tavolo di confronto che porti a risultati concreti non solo con i vertici dell’Asl di Caserta ma anche con la Regione Campania. Sappiamo che questo patrimonio ha un vincolo sanitario, ma utilizziamolo come vogliamo, basta che sia a fini collettivi”. Perché no, anche quel policlinico che oltre 20 anni fa, quando sarebbe stato poco per realizzarlo, visto che il degrado non aveva ancora conquistato la Maddalena, i politici casertani non vollero ed ora si è ancora in attesa di quello che si sta realizzando a Caserta.
Come già aveva ipotizzato il consigliere comunale del Pd Alfonso Golia nei giorni scorsi, si auspica un tavolo di concertazione con Asl, Regione Campania, amministrazioni dei comuni confinanti sui cui territori insiste parte del complesso (Lusciano e Trentola Ducenta) e le associazioni cittadine impegnate per il recupero dell’area in questione.
L’impegno di Stefano Graziano – “Da parte della Regione Campania c’è tutto l’interesse a discutere del recupero dell’area dell’ex Ospedale psichiatrico di Aversa per cui do la piena disponibilità a farmi carico dell’apertura di un tavolo istituzionale di confronto, che coinvolga tutti gli interlocutori, per iniziare a discutere il futuro di un’area strategica non solo per i comuni di Aversa, Lusciano e Trentola Ducenta ma per l’intera provincia di Caserta”. Così il consigliere regionale e presidente del Pd campano Stefano Graziano. “Si tratta di un’area di 170mila metri quadri, uno straordinario polmone verde con alcune costruzioni dall’alto valore storico, che non possiamo più lasciare al degrado. Bene ha fatto il gruppo consiliare del Partito Democratico a porre con forza il tema all’ordine del giorno dell’amministrazione comunale sia con interrogazioni che con un emendamento al bilancio di previsione per la messa in sicurezza del padiglione ‘Leonardo Bianchi’, che è di proprietà comunale». «Sui temi concreti, soprattutto quelli di grande interesse collettivo, ci siamo sempre e siamo pronti e disponibili a fare la nostra parte”, conclude Graziano.
Sulla questione si esprime anche il consigliere dem Alfonso Golia: “Ci auguriamo che sul futuro della Maddalena il sindaco non si limiti ai soliti annunci e che passi quanto prima alla produzione di atti che mettano nero su bianco la volontà di recuperare e tutelare la Maddalena. La nostra filiera istituzionale, soprattutto in Regione, è pronta a dare una mano ad avviare un confronto senza pregiudiziali”. “Attendiamo, – conclude Golia – inoltre, che l’amministrazione ci dica la sua rispondendo all’interrogazione che abbiamo presentato in consiglio comunale proprio per dare un segnale di concretezza. Proprio in tal senso abbiamo presentato un emendamento al bilancio di previsione per la messa in sicurezza del Leonardo Bianchi”.
Il complesso della Maddalena occupa una superficie complessiva di 170mila metri quadrati, di cui 70mila di superficie edificata e 100mila di superficie libera. Nel Piano regolatore generale vigente la zona interessata è indicata come area pubblica e di uso pubblico “zona ospedaliera”. Nelle “Linee e direttive di indirizzo programmatico” si evince che la struttura è destinata a polo universitario. Nelle scelte strategiche dello stesso piano regolatore emerge che l’intero complesso sanitario manicomiale è indicato come luogo centrale nell’ambito del progetto di recupero e riqualificazione degli edifici e del verde. Dal 2013 è in corso di definizione un protocollo d’intesa tra il Comune di Aversa, l’Asl e l’ex Sun – oggi “Luigi Vanvitelli” – per uno studio finalizzato al recupero dell’area che, però, non ha prodotto alcun risultato. Anzi, la situazione in questi ultimi mesi è precipitata. L’area in oggetto, trovandosi in stato di completo abbandono, è stata recentemente colpita da ripetuti atti vandalici, compresi alcuni incendi di non poco conto che hanno colpito soprattutto quanto di buono stavano facendo le associazioni.