Aversa – «Abbiamo appreso che nella zona della Maddalena-ex Manicomio sono previste operazioni di bonifica, operazione sicuramente pregevole, ma per quanto suddetto siamo preoccupati che possano essere previste operazioni di potatura drastica delle piante ivi presenti, che considerata la stagione in cui ci troviamo, sarebbero sicuramente non appropriate».
A lanciare l’allarme Raffaele Lauria, presidente Wwf Caserta, e Alessandro Gatto, coordinatore regionale vigilanza ambientale del Wwf Campania. «Negli ultimi mesi – affermano i due rappresentanti ambientalisti – abbiamo assistito alle potature drastiche di alberi (vedi lecci e tigli) e siepi ad Aversa, quasi sempre condotte senza una reale motivazione, e tutte comunque realizzate con il metodo della capitozzatura distruttivo e assolutamente non appropriato per la salute della pianta, per la tutela della biodiversità cittadina e per le risorse comunali finanziate con le tasse dei cittadini».
Gatto e Lauria evidenziano che le linee guida per la gestione del verde urbano del Ministero dell’ambiente ritengono tale abitudine una pratica inaccettabile di potatura tanto che eventuali danni causati dalla caduta di rami degli alberi potati scorrettamente possono essere riconosciuti come negligenza dagli organi giudiziari. Sempre in tema di alberi, poi, la normativa vigente classifica quale reato la distruzione o il danneggiamento di nidi e uova, nonché disturbare le specie protette di uccelli, che includono diverse specie di uccelli che nidificano abitualmente nelle aree urbane, compresa la città di Aversa.
«Considerata la nostra disponibilità per la tutela degli alberi del parco Pozzi, a cui la presente amministrazione ha chiesto più pareri tecnici a titolo non oneroso, – concludono Gatto e Lauria – restiamo a disposizione dell’Ente per altri, eventuali pareri tecnici per evitare situazioni di pericolo che possano generare danni a cose, persone ed animali oltre che ridurre il valore del patrimonio verde della città di Aversa».