Roma, piazza San Silvestro invasa da 1029 sagome bianche: simboleggiano le vittime sul lavoro nel solo 2017. Una rappresentazione forte quella scelta dalla Ugl (Unione generale del lavoro) per celebrare la Festa dei lavoratori e sensibilizzare su un tema ancora troppo sottovalutato: le morti bianche, un fenomeno che continua a crescere senza fare rumore. Nel 2017, secondo i dati Ugl, sono stati 1029 i decessi sul posto di lavoro ma la media, purtroppo, è in aumento: da gennaio ad aprile del 2018 il numero delle vittime è di 151, già un (triste) record.
Per questo, spiega il segretario generale Paolo Capone, “è necessario diffondere una maggiore cultura della sicurezza, monitorando che vengano adottate tutte le misure precauzionali necessarie”. Stessa preoccupazione espressa anche dellaCisl: “Ci sono troppi morti per il lavoro, troppi lutti nelle famiglie. E’ una cosa inaccettabile, è un bollettino di guerra che nessuno può più accettare”, ha detto Annamaria Furlan, arrivando in piazza a Prato per la manifestazione nazionale di Cigl, Cisl e Uil. Servono, per questo, “più investimenti per la sicurezza, più prevenzione e più controlli”, ha sottolineato.
Ma il Primo Maggio è il giorno in cui ci si ricorda anche che il lavoro serve. Lo scrive il Papa su twitter: “Celebriamo san Giuseppe lavoratore ricordandoci sempre che il lavoro è un elemento fondamentale per la dignità della persona”; lo ribadisce il premier Gentiloni, sempre in un tweet: “Festeggiamo il lavoro, pensando anche a quello che non c’è e alla dignità che ogni lavoro dovrebbe avere. È la prima sfida per chi governa”.