Aversa – Code interminabili con turni che iniziano all’alba. Malcapitati che prenotano il turno su un foglio di carta senza alcun valore e che spesso viene disatteso da qualche utente prepotente. Benvenuti nell’inferno del Centro per l’Impiego di Aversa, che già per ubicazione, in via Pommella, ricorda i budelli infernali. Un Centro che ha un’utenza sterminata. Sono ben dodici, infatti, i comuni dell’Agro Aversano che vi afferiscono. Oltre ad Aversa: Carinaro, Casaluce, Cesa, Gricignano, Teverola, Orta di Atella, Succivo, Sant’Arpino, Lusciano, Parete, Trentola Ducenta.
«Questa mattina – afferma Raffaele Virgilio, un giovane utente – mi sono recato al centro per l’impiego per dei documenti e non immaginate il caos che ho trovato. Una fila enorme, persone che litigavano, chi era arrivato per apporre una firma sulla lista con l’ordine dei nomi dalla sei di questa mattina, ma stiamo scherzando? Chi dovrebbe gestire il servizio cosa fa? Non ci sono regole. I fogli con le liste sono stati più volte strappati». «Ogni anno di questi periodi – gli fa eco Cinzia Russo – è sempre la stessa storia. File di giornate intere. Da terzo mondo». «Questo centro per l’impiego – afferma Elena Barbato – è la vergogna di Aversa. Ho dovuto alzare molto la voce per impedire ai furbetti della firma di scavalcarmi».
I pochi dipendenti dell’ufficio, in verità, fanno quello che possono, ma il numero è veramente esiguo. Nonostante questo, tra mille peripezie, riesce a garantire dall’aggiornamento dell’anagrafica al rilascio delle certificazioni necessarie per l’esenzione dal ticket, per l’accesso a contribuzioni dedicate ai disoccupati, a molti bandi emessi dai comuni, al servizio ricollocami, al progetto garanzia giovani. Per quanto riguarda il foglio con i nominativi degli utenti in turno si ribadisce che si tratta di un’iniziativa dell’utenza e che tutti quelli che arrivano in orario di ufficio, una volta chiuse le porte d’accesso, vengono serviti anche oltre l’orario di lavoro.