I finanzieri del Gruppo Bari, insieme a funzionari dell’Agenzia delle Dogane, a seguito di un’attività di intelligence e di analisi di rischio condotta sulle persone, merci e mezzi transitanti nella locale area portuale, durante i quotidiani controlli all’attracco dei traghetti provenienti dalla Grecia, hanno rinvenuto e sequestrato una bustina trasparente contenente cocaina per un quantitativo pari a 6,94242 grammi, dalla quale è possibile ricavare 43 dosi, occultate all’interno di un’autovettura Mercedes con targa tedesca, guidata da un cittadino con doppia cittadinanza albanese e greca.
La stessa è balzata subito agli occhi degli operanti che hanno notato delle anomalie sulle ruote marcianti dell’autovettura ed hanno proceduto ad una più accurata ispezione rilevando che i cerchioni erano stati artificialmente modificati nella parte interna. Difatti era stato studiato un doppiofondo atto allo stivaggio e trasporto di sostanze illecite, ermeticamente sigillati mediante viti di fissaggio, occultate da stucco e vernice in modo tale da alterarne la struttura e costituire un pericolo per la sicurezza della circolazione stradale.
Un attrezzo denominato estrattore, rinvenuto nel bagagliaio e costruito artigianalmente, serviva per la rapida rimozione dei cerchioni. Una manomissione così artatamente concepita quale tecnica di occultamento, unitamente alla purezza della sostanza sequestrata non compatibile con l’uso personale, hanno comportato la denuncia all’Autorità Giudiziaria del trafficante ed il suo contestuale arresto.
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