Deve scontare la pena di 8 anni e 11 mesi di reclusione Giuseppe Duilio, 60 anni, di Cesa, detto “Bicicletta”, arrestato stamani dagli agenti del commissariato di polizia di Aversa, diretti dal dottor Paolo Iodice, in esecuzione del provvedimento definitivo di carcerazione emesso lo scorso 20 giugno dalla Procura della Corte d’Appello di Napoli per il reato di associazione di tipo mafioso. L’attività di ricerca posta in essere dalla polizia sortiva esito positivo nella mattinata di oggi, quando l’uomo veniva rintracciato e tratto in arresto presso la sua abitazione.
Duilio, ritenuto un soggetto organico del “gruppo Mazzara” di Cesa, fu tratto in arresto il 1 marzo 2017 per lo stesso reato, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dalla Procura distrettuale antimafia, per essere scarcerato il successivo 15 marzo. In quelle circostanze i carabinieri del reparto territoriale di Aversa diedero esecuzione ad un’ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere, emessa dalla Corte di Appello di Napoli, nei confronti dello stesso Duilio, di Amedeo Mazzara, detto “O Siciliano”, 70 anni, di Tammaro Scarano, detto “Scarulella”, 32 anni, di Aversa, già sottoposto agli arresti domiciliari.
Le indagini avviate dai carabinieri a partire nell’anno 2007 e condotte attraverso attività tecniche e riscontri forniti nel tempo da numerosi collaboratori di giustizia, hanno consentito di giungere alla sentenza di condanna in primo e secondo grado nei confronti dei membri del sodalizio criminale, acclarando, processualmente, come il “gruppo Mazzara”, avvalendosi della forza intimidatrice derivante dal vincolo associativo e della condizione di assoggettamento e di omertà della popolazione, aveva nel tempo acquisito in modo diretto la gestione delle attività economiche nel settore dell’edilizia ed il controllo del territorio cesano, pianificando e perpetrando delitti contro la persona e contro il patrimonio, tra cui omicidi, sequestri di persona, estorsioni e minacce.