Viaggiavano nei bagagliai di due utilitarie, dopo numerose ore di viaggio, ammassati in un cassone di legno e scatole di cartone, in evidente stato di maltrattamento e paura perché costretti a condividere l’esiguo spazio senza luce, aerazione, possibilità di abbeverarsi e sfamarsi; erano inoltre privi di microchip per l’identificazione, delle necessarie certificazioni sanitarie e del passaporto individuale. Sono stati trovati in queste condizioni i 34 cuccioli di cane, tutti di età inferiore alle otto settimane, i quali, nelle scorse settimane, sono stati sottoposti a sequestro da parte della compagnia della Guardia di Finanza di Gorizia nel corso di due distinte operazioni di polizia giudiziaria che hanno permesso di individuare due autovetture sospette entrambe provenienti dall’Ungheria.
Nel primo caso il veicolo, con a bordo un uomo di 38 anni ed una donna di 52 anni, di nazionalità ungherese e domiciliati in provincia di Rovigo, è stato fermato nei pressi del casello autostradale di Villesse, dove l’unità cinofila “Caboto”, addestrata al rinvenimento degli stupefacenti e del denaro contante, ha segnalato la presenza di cuccioli di cane, identificati poi in sette bouledogue francesi, tre maschi e quattro femmine, tutti dal mantello fulvo. Nel secondo caso, invece, il fermo è avvenuto a Gorizia, nei pressi del valico confinario di Sant’Andrea, dove è stata selezionata per il controllo un’autovettura guidata da un uomo di 33 anni trovato in compagnia di una donna di 42 anni, entrambi di nazionalità italiana, residenti a Napoli, ma domiciliati in provincia di Frosinone, con al seguito ben ventisette cuccioli: anche in questo caso sette bouledogue francesi (quattro maschi e tre femmine dai colori grigio argento, bianco e nero), tre jack russel terrier (due maschi e una femmina, bianchi e neri), tredici chihuahua (nove maschi e quattro femmine dai colori crema e bianco arancio) ed infine quattro pincher maschi nero focati. L’intervento dei medici veterinari del Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda per l’Assistenza Sanitaria numero 2 “Bassa Friulana – Isontina” ha consentito di accertare la tenera età degli animali, precocemente distaccati dalle madri.
I quattro soggetti coinvolti nel traffico internazionale di animali da compagnia sono stati denunciati alla Procura di Gorizia per maltrattamenti ed introduzione illegale nel territorio nazionale di cuccioli di cane, i quali sarebbero stati commercializzati a scopo di lucro ad un prezzo di alcune centinaia di euro ciascuno, fino a cinquecento euro in alcuni casi, dopo essere stati pagati poche decine di euro. Grazie alla preziosa e tempestiva assistenza fornita dai medici veterinari del Polo Zooantropologico dell’Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Trieste, con sede a Prosecco, dove sono stati affidati i sette cuccioli sequestrati, nonché del personale del canile di Udine, a cui sono stati invece consegnati i ventisette cuccioli, gli animali sono ora in buone condizioni (ad eccezione di due chihuahua che non hanno resistito al precoce distacco dalla madre). Le operazioni di servizio condotte dalla Guardia di Finanza si inquadrano nella più ampia attività di contrasto al traffico illegale di specie faunistiche, per lo più provenienti dall’Est Europa, a tutela degli stessi animali, dei potenziali acquirenti e degli operatori commerciali onesti.
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