Scaldabagni abbandonati nei viali, sepolcri in condizioni vergognose, erbacce che dimostrano con quanta poca attenzione sia fatta la manutenzione, perdite d’acqua evidenti a vista d’occhio, materiale di risulta abbandonato dietro le cappelle gentilizie. Dopo le denunce di questi giorni per il degrado al cimitero di Secondigliano con conseguente petizione, i delegati Efi in Campania Gennaro Tammaro e Alessio Salvato allargano il campo e diffondono alla stampa alcuni scatti che testimoniano in che condizioni versi il Cimitero di Poggioreale.
“Siamo stanchi – affermano i due imprenditori – di una gestione scriteriata da parte del Comune di Napoli, in particolar modo dell’assessorato guidato da Alessandra Sardu. Quella ai Cimiteri è una delega delicatissima e che merita attenzione in questa città ma, soprattutto vedendo i suoi impegni in questi giorni, sembra anche quella che le sta meno a cuore”. “Per quel che ne sappiamo – continuano Tammaro e Salvato – il Comune incassa dall’utenza circa un milione di euro all’anno per il decoro e la pulizia dei cimiteri. Ci chiediamo precisamente come vengano spesi, se questo è il risultato finale. È solo l’ultima dimostrazione di una gestione deprecabile, in cui abbiamo contato sprechi e inefficienze a susseguirsi: dalle spese per i carri funebri comunali alla querelle per le cappelle sequestrate, dai dipendenti comunali che agiscono come i privati ma non hanno la richiesta qualifica professionale alle casse da morto che sembrano cassapanche e non sono in regola”. “Per questo – concludono i due delegati Efi – chiediamo a tutti quelli che combattono per restituire dignità a questi luoghi di culto di fare fronte comune e portare le nostre istanze là dove dovrebbero essere discusse, e anche urgentemente”.
IN ALTO UNA GALLERIA FOTOGRAFICA