Il Movimento 5 Stelle ha protocollato tre istanze che hanno come oggetto “La casa di Domenico Cimarosa”. La prima è una interrogazione a risposta scritta in cui si comunica che: “Da notizie in nostro possesso “Casa Cimarosa” non è aperta al pubblico dal giorno successivo all’inaugurazione si chiede, quindi: quali sono i programmi futuri di questa Amministrazione per rendere fruibile la suddetta struttura sia ai cittadini che ai turisti, se gli ambienti risultano a norma con le relative autorizzazioni di agibilità e staticità alla data dell’inaugurazione, quali sono le tempistiche per la messa in funzione degli ausili che permettono l’accesso alla struttura anche alle persone disabili, quali sono i costi ed qual è la data di ultimazione dei lavori di ristrutturazione e restauro del piano superiore a quello inaugurato nei giorni scorsi e qual è la modalità di accesso ai locali di detto piano, se i Documenti Cartacei messi in mostra all’atto dell’inaugurazione sono donazioni, ovvero qualora provenienti da collezioni private, ci sono stati costi per l’amministrazione e come intenda procedere in caso di ulteriori esposizioni”.
La seconda istanza è una mozione nella quale si chiede la costituzione di un tavolo tecnico intercomunale affinché veda coinvolti i sindaci e gli assessori alla cultura e turismo dei comuni dell’agro aversano, Santa Maria Capua Vetere, Capua, Caserta e la Curia di Aversa, Caserta e Capua al fine di poter intraprendere una collaborazione per la identificazione di un percorso integrato turistico storico-culturale, enogastronomico, antichi mestieri ed artigianato, il recupero e valorizzazione dell’area del centro storico della città di Aversa, l’apertura al pubblico di due domeniche al mese di tutti i monumenti, chiese, musei, biblioteche, allo scopo di creare una sorta di “Aversa porte aperte”, di far in modo che ogni iniziativa deve tener conto della tutela del paesaggio e dell’ambiente, improntandola verso un turismo sostenibile, soddisfacendo i bisogni del presente senza compromettere quelli delle prossime generazioni.
Nella terza istanza si legge: “Dopo un restauro durato decenni e molti soldi spesi, è stata inaugurata il 28 Maggio scorso la casa natale di Domenico Cimarosa. – Il recupero dello storico edificio deve necessariamente essere seguito della sua valorizzazione e in questa fase inizia il pericolo di lastricarla di buone intenzioni senza nessuna idea precisa sulla sua destinazione. Si parla in maniera generica di riqualificazione proponendo un “caffè letterario”, un “museo virtuale”, una “sala concerti” senza una vera e propria idea chiara, da parte dell’amministrazione comunale, sulla destinazione finale. Il M5s ritiene doveroso intervenire con una sua proposta per evitare che anche questa volta si perda un’altra occasione. Tutto sempre e soltanto in nome e per conto del bene comune. Si propone che la casa Cimarosa diventi sede staccata del conservatorio San Pietro a Majella, centro di studi, documentazione e alta formazione specializzata nella musica del ‘700.
Non possiamo non ricordare che in quel secolo Aversa ha dato i natali ad altri illustri musicisti come Niccolò Iommelli e Gaetano Andreozzi, suo nipote, non dimenticando Francesco Durante nato a Frattamaggiore, a pochi chilometri da Aversa. La visibilità mediatica di questa nostra proposta non ha bisogno di spiegazioni ulteriori. Come è superfluo ricordare le ricadute economiche, dirette ed indotte. Inoltre si propone di dar vita ad una Fondazione che abbia, tra i suoi fini, la progettazione di un Festival Cimarosiano, sul modello di quello mozartiano a Salisburgo. Una settimana in cui Aversa avrebbe i riflettori di tutto il mondo accesi sulla sua storia, sul suo patrimonio culturale, sulle sue eccellenze eno-gastronomiche e sulle sue tradizioni. Il meetup M5S di Aversa assicura la sua disponibilità alla realizzazione del progetto portandone l’istanza al Governo attraverso i suoi parlamentari, il gruppo regionale Campano, i consiglieri comunali dell’agro e il gruppo parlamentare Europeo.
Insomma, il M5S chiede il massimo impegno all’amministrazione affinché la casa di Cimarosa non sia ricordato come l’ennesimo, inutile, taglio del nastro come è avvenuto per la Casa dello Studente e il famoso sedile di San Luigi, più volte ristrutturati e ora abbandonati in un degrado desolante.