Mondragone, lettera “semiseria” di Schiappa al sindaco Pacifico

di Redazione

Un anno fa, con la proclamazione di Virgilio Pacifico a Sindaco di Mondragone iniziava la rinascita della nostra Città! Il primo problema che oggi possiamo considerare definitivamente superato e risolto è quello della presenza di immigrati dell’est Europa, specialmente nella zona dei cosiddetti Palazzi Cirio. Gli appartamenti sono stati quasi tutti sgombrati e, finalmente, un pezzo importante della Città di Mondragone è ritornata ad essere vivibile da parte dell’intera popolazione. Due: sono finalmente scomparsi i cumuli di immondizia che rappresentavano un bruttissimo biglietto da visita per i numerosi turisti che transitavano sulla Domitiana.

In questi mesi sono stati sequestrati numerosissimi pulmini destinati a favorire il caporalato e quindi lo sfruttamento del lavoro nelle campagne. Nel mentre si risolveva questo atavico problema, l’intera zona mare rifioriva grazie ad una attenta cura del verde pubblico, iniziando dalla Villa comunale, assicurando tutti i giorni l’irrigatura dei fiori piantati di recente per offrire ai tanti turisti un gradevole biglietto da visita. Un esempio di grande attenzione, poi, possono essere i giochi per bambini installati dalla precedente Amministrazione comunale che, oggi, sono in ottimo stato di manutenzione.

Il terzo successo che possiamo attribuire all’Amministrazione comunale del Sindaco Virgilio Pacifico è quello di aver finalmente risolto il problema del ciclo della raccolta differenziata. Il servizio, ha decisamente raggiunto livelli di qualità mai visti prima. Mondragone è riuscita, poi, sempre più ad assicurare una diffusione della cultura civica del riciclo e del riuso. Per non parlare, poi, dell’attenzione mostrata da subito alle finanze dell’Ente, non concedendo più patrocini e contributi, eliminando ogni tipo di spreco ed abbattendo i costi della politica per assunzioni dirette e spese di rappresentanza. Infine, la Casa comunale è diventata una vera e propria casa di vetro, la trasparenza favorisce la più ampia partecipazione dei cittadini, una sana competizione fra i professionisti e la giusta concorrenza fra le imprese!

Come Sindaco uscente della Città avrei voluto tanto poter scrivere – senza ironia alcuna – una lettera di questo tenore, anzitutto perché amo Mondragone e poi perché mai ho negato il nostro appoggio o il nostro plauso a chiunque fosse riuscito ad ottenere almeno un risultato positivo. Anche se in modo ironico abbiamo sottolineato problemi che erano stati indicati come prioritari, ma che tali – dopo un anno – sono rimasti: immigrazione selvaggia, verde pubblico e raccolta differenziata.

Anzi sono sensibilmente peggiorati. Un anno fa di questi argomenti ascoltavamo e leggevamo analisi molto superficiali e soluzioni a dir poco miracolose, ma il clima di campagna elettorale consentiva tutto. Oggi dopo l’approvazione del bilancio di previsione e del rendiconto da parte dell’attuale maggioranza, ci si impone una domanda che non ammette fughe: quali sono i risultati concreti dell’Amministrazione Pacifico? Per un anno la minoranza si è limitata a registrare scivoloni e lacune tecniche, ma ha sempre confidato e, volendo, anche auspicato la soluzione di problemi che come cittadini di Mondragone tutti abbiamo il desiderio di veder risolti.

Ma oltre i proclami, la Giunta comunale guidata dal Consigliere regionale Giovanni Zannini – e questo non è un lapsus – non ha prodotto alcun risultato utile. Anzi. La qualità della vita è decisamente peggiorata ed i nodi stanno già venendo tutti al pettine! Mondragone è tornata almeno vent’anni indietro ed i primi ed ancora i prossimi abbandoni di chi è salito sulla barca rappresentano il segno evidente che si trattava di una semplice operazione di facciata per coprire una vera operazione di palazzo! E’ più che raddoppiata – documenti ufficiali alla mano – la previsione della spesa per patrocini e contributi dettati da scelte clientelari, opportunistiche ed elettorali, così come il nostro Comune – purtroppo – è tornato ad assumere personale direttamente, riprendendo inoltre a spendere discrezionalmente anche per gli Amministratori comunali. Il tutto grazie soprattutto al mancato rispetto delle regole che, più che una trasparente casa di vetro, ha fatto diventare il Comune una casa di vetro fumè, se non addirittura opaco! Peccato perché anche noi che eravamo stati sconfitti, da mondragonesi – a tratti – gli avevamo creduto.

Giovanni Schiappa

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