Aversa, Clemente Russo incontra i ragazzi dell’Its “Andreozzi”

di Gaetano Bencivenga

Lezioni di sport e vita all’Its “Andreozzi” di Aversa da parte di un maestro d’eccezione, il campione mondiale dilettanti e vicecampione olimpico dei pesi massimi Clemente Russo. L’incontro, organizzato dalla dirigente Maria Gallo e dai docenti di Scienze Motorie, ha visto una massiccia partecipazione degli studenti, che hanno ascoltato, con attenzione, le parole del pugile originario di Marcianise e divenuto nel tempo un noto personaggio televisivo. Il dibattito ha riguardato, essenzialmente, l’importanza dell’attività sportiva quale antidoto per combattere il bullismo e far convogliare tutte le energie individuali in azioni costruttive e rigeneranti per il corpo e lo spirito. Questo è, d’altronde, il messaggio che risulta, con evidenza, se si legge la biografia del boxeur.

Cresciuto in contesti, sicuramente, non facili ha, sempre, provato a risollevare le sorti della propria esistenza ma, soprattutto, di quella altrui. Per tale motivo nel 2014, all’indomani dei suoi successi mediatici, ha fondato a Caserta il “Tatanka Club”, rinomata palestra, di 1400 metri quadri, nella quale possono praticarsi discipline, che spaziano dalla boxe alla danza alle immancabili arti marziali. Un polo d’attrazione per un bacino d’utenza, specialmente, giovanile, che trova nella struttura accoglienza, possibilità di allenarsi con campioni veri, imparando, innanzitutto, la disciplina nel gestire le abilità fisiche e il rispetto nei confronti del prossimo. Ovviamente, non sono mancate curiosità sulla carriera parallela di Russo in televisione e al cinema, dove ha interpretato il protagonista del film verità “Tatanka”, suo nickname divenuto marchio di fabbrica, diretto da Giuseppe Gagliardi e ispirato a un soggetto di Roberto Saviano.

Il suo grande amore rimane, comunque, il pugilato, sport, indubbiamente, affascinante nel quale continua a impegnarsi senza sosta, grazie anche all’opportunità offertagli dalle Fiamme Azzurre della Polizia Penitenziaria, gruppo di cui fa parte dal 2012. Il suo, non celato, sogno rimane quello di conquistare un’agognata medaglia d’oro alle prossime Olimpiadi del 2020 a Tokyo, traguardo che, se raggiunto, coronerebbe una carriera costellata da alcuni record, essendo, ad oggi, il pugile con il maggior numero di incontri disputati di tutte le categorie e di tutte le sigle dilettantistiche della boxe italiana, e onorerebbe il soprannome “the White Hope”, attribuitogli dal mitico promotore di pugilato professionale statunitense Don King.

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