Nove acconciatori, sei massaggiatori estetici: in totale 15 qualifiche professionali regionali spendibili nel mondo del lavoro. Ma soprattutto una seconda opportunità per ragazzi che hanno commesso degli errori in passato e che non vogliono sbagliare più. Si sono conclusi nelle scorse ore i due corsi Garanzia Giovani organizzati dalla scuola di formazione Aciief nell’istituto penitenziario di Poggioreale. I corsi, della durata di 200 ore, sono stati destinati a giovani inoccupati tra i 18 e i 29 anni non impegnati in altre attività nella struttura penitenziaria, e si sono conclusi oggi con l’esame finale brillantemente superato. In nove sono diventati acconciatori, e hanno appreso le basi di taglio e messa in piega. Altri sei allievi invece hanno partecipato al corso Massaggiatore Estetico, diventando una figura professionale completa che non opera solo nel settore del benessere ma anche in ambito sportivo.
“Aciief – dichiara la direttrice didattica Dolores Cuomo – ritiene che l’artigianato potesse essere la migliore occasione per dare una seconda opportunità, al termine del periodo detentivo, a questi giovani. Abbiamo molta fiducia nella collocabilità di questi giovani, in quanto riceviamo richieste ogni giorno sia dall’Italia che da Francia, Inghilterra e Germania di queste figure professionali”.
Ciro Proto, vicedirettore dell’istituto penitenziario di Poggioreale, ha affermato durante la mattinata d’esami: “Siamo molto felici per due motivi: il primo è che iniziative del genere mostrano quanta umanità c’è nella nostra struttura anche all’esterno. L’altra è la possibilità per noi operatori di attuare il dettame costituzionale che, ricordiamo, afferma che le pene devono tendere alla rieducazione e la risocializzazione del detenuto”.
Alla consegna degli attestati dopo l’esame non è voluta mancare l’assessore alla Formazione Professionale della Regione Campania Chiara Marciani che a margine ribadisce: “Mi sembra importante dare l’opportunità di Garanzia Giovani anche a chi è dentro questa struttura penitenziaria. Il riconoscimento conseguito dentro queste mura ci auguriamo possa essere l’inizio di una vita diversa una volta fuori”.