Aversa – Angela Maffeo, direttore sanitario del “San Giuseppe Moscati”, non ci sta ad essere definita incompetente e ad essere, in qualche modo, considerata responsabile della ‘fuga’ dei medici dall’ospedale cittadino come riportato negli ultimi tempi dalla stampa che riferisce le critiche degli esponenti sindacali del presidio fatte per giustificare la situazione difficile in cui vive, da tempo, il nosocomio, diventata ancora più critica con l’apertura di un mega pronto soccorso privo di adeguato personale. Una realtà prevista da tanti ma non dal presidente della Regione Campania che, nel giorno del taglio del nastro, sosteneva che il personale c’era. Possibile che il governatore De Luca non conoscesse la realtà e che ora questa situazione sarebbe conseguenza della presunta incompetenza della direttrice sanitaria? Abbiamo posto la domanda alla stessa Maffeo.
“Purtroppo per quanto riportato sui media vedo che ormai è ‘trendy’ far cadere sul direttore sanitario presidiale la responsabilità perfino dell’eruzione del Vesuvio qualora dovesse accadere”, esordisce la direttrice. Poi aggiunge: “Beati questi detrattori che così superficialmente cercano di trovare un capro espiatorio ad antiche e incrostate assenze di regole, consuetudini e privilegi”. “Capisco queste persone: la sottoscritta – fa rilevare – ha smantellato sistemi clientelari, di malaffare e di privilegio di cui oggi la Procura è stata chiamata ad occuparsi”.
Quanto alla ‘fuga’ dal Moscati che avrebbe interessato anche il responsabile della rianimazione Francesco Diurno, fondatore ed anima del servizio che ha reso possibile, tra l’altro, numerosi espianti d’organo e la vociferata possibile partenza della responsabile del pronto soccorso, attualmente in Africa con ‘Medici senza Frontiere’ da novembre 2017, la direttrice afferma: “Del dottor Diurno non rispondo perché trattasi soprattutto di politica, programmazione sanitaria aziendale e di opportunità perché ha individuato come sostituta facente funzione la moglie. Per la Raucci non so cosa dire perché non la sento dal novembre 2017”. “So solamente – aggiunge – che la decisione aziendale di eliminare i contratti con le agenzie interinali ha creato molto malcontento, soprattutto perché gli operatori erano familiari di sindacalisti interni”. “So solo – conclude – che ora viene applicato il regolamento di accesso agli atti per il rilascio di copia di cartella clinica. Non ho denunciato per truffa i precedenti perché ho voluto partire da un punto zero”. “Purtroppo – conclude – molti scrivono senza neanche conoscere di cosa parlano. L’ospedale è pubblico e non è una casa di cura privata”.