I carabinieri lo hanno fotografato e filmato in numerose circostanze e dalla prolungata attività di osservazione è scaturita l’ordinanza di interdizione per sei mesi dall’esercizio della professione. Il provvedimento è stato notificato questa mattina dai militari del nucleo operativo della compagnia di Campi Salentina ad un medico in servizio presso il locale presidio territoriale assistenziale.
Lunedì scorso, durante l’interrogatorio davanti al magistrato titolare dell’inchiesta, l’uomo ha riconosciuto le proprie responsabilità. Qualche ora dopo aver timbrato il cartellino, spesso era solito allontanarsi dopo qualche ora dal presidio sanitario pubblico per raggiungere una struttura ricettiva della zona di Porto Cesareo a sbrigare “faccende private”, come recita la nota del comando provinciale dell’Arma, oppure per fare ritorno nella propria abitazione. Il tutto senza passare il badge dall’apposito lettore. Anzi, i carabinieri hanno documentato come dopo gli allontanamenti, il professionista rientrasse sul luogo di lavoro per “passare” la tessera e attestare dunque il pieno compimento del proprio dovere.
Asl Lecce ha emesso una nota stampa nella quale comunica di aver provveduto subito “in urgenza alla sospensione dal servizio del dirigente medico destinatario di un’ordinanza di interdizione per sei mesi dall’esercizio della professione. Ciò nelle more delle determinazioni che saranno assunte dall’Ufficio Procedimenti Disciplinari, a cui è stato immediatamente comunicato il provvedimento giudiziario”.
“Asl Lecce – si conclude il breve comunicato – esprime forte deplorazione per l’accaduto che getta discredito sul servizio sanitario e su tutti gli operatori che, correttamente e con sacrificio quotidiano, assicurano il proprio servizio. La Direzione Generale assicura fermezza nel rispetto delle procedure, a tutela dei cittadini, i quali rappresentano per ogni Pubblica Amministrazione il principale riferimento della propria azione”.
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