Cuneo, salvo lo speleologo precipitato in una grotta

di Redazione

E’ salvo lo speleologo infortunatosi all’interno della Grotta della Mottera, in Alta Val Corsaglia, nel Cuneese. Dopo un intervento di oltre 36, i tecnici del soccorso alpino e speleologico nazionale – un centinaio quelli che si sono alternati nelle operazioni – lo hanno estratto dalla grotta. Imbarcato col verricello in elicottero, è stato ricoverato in codice giallo all’ospedale di Cuneo.

L’incidente è avvenuto attorno alle 18 di sabato scorso, quando Gianluca Ghiglia, 41 anni, di Garessio, presidente dello speleoclub Tanaro, di Garessio, è precipitato nella Grotta della Mottera e vi è rimasto intrappolato. Sul posto sono arrivati i primi operatori del Cnsas (Soccorso alpino e speleologico) e poi i venti ‘alpini’ della Delegazione di Mondovì hanno portato in salvo i componenti della spedizione. Con il passare delle ore si sono mobilitate squadre dalla vicina Liguria, poi dall’Emilia Romagna, dalle Marche, dalla Lombardia e dalla Toscana.

L’uomo, che nella caduta ha riportato lesioni multiple, è stato caricato su una barella che poi trascinata lentamente, a mezza altezza, attraverso un sistema di carrucole e teleferiche allestito per l’occasione. Per superare il salto di roccia di 80 metri è stato necessario allestire un’ultima calata con le corde, verso una radura adatta al recupero col verricello da parte dell’eliambulanza del 118.

Ai soccorsi hanno partecipato oltre 100 tecnici del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, di cui 80 speleologi delle Delegazioni di Piemonte, Liguria, Emilia Romagna, Lombardia e Toscana, 20 alpini della Delegazione Mondovì e il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza.

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