Due italiani ritenuti responsabili dell’aggressione ai danni di due dipendenti Atm compiuta lo scorso 13 maggio sono stati arrestati su ordine di custodia cautelare in carcere dagli agenti dell’Ufficio prevenzione generale della Questura di Milano. L’aggressione era accaduta tra il 12 e il 13 maggio, intorno alle 3 di notte, in piazzale Cadorna ai danni di due dipendenti dell’Azienda trasporti milanesi che erano intervenuti perché un mezzo si era dovuto fermare a causa di atti vandalici.
Quella notte, secondo quanto riferito allora dalla polizia, un gruppetto di giovani aveva cercato di salire – senza riuscirci – su un bus sostitutivo della M2 in Porta Genova. Poco dopo, una volta arrivati in Cadorna – con ogni probabilità a bordo di un altro mezzo Atm -, i ragazzi avevano riconosciuto l’autista che secondo loro li aveva lasciati a piedi e così, con fare minaccioso, avevano cercato di salire nuovamente a bordo, danneggiando anche il pullman.
In quel momento, con l’autobus fermo in strada con le porte chiuse, erano intervenuti i due graduati, che si occupano proprio della circolazione dei mezzi di superficie. In un attimo le due vittime erano state aggredite a calci e pugni dai ragazzi, che erano poi fuggiti. I lavoratori, soccorsi da un’ambulanza, erano finiti entrambi al pronto soccorso del Policlinico: uno dei due, in particolare, aveva riportato vistose ferite al naso e agli occhi.
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