Sono stati necessari mesi di indagini, accertamenti ed una successiva verifica fiscale condotta dal Nucleo polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza di Reggio Emilia per individuare una società, con sede a Poviglio (Reggio Emilia), utilizzata per ottenere indebiti rimborsi Iva ed evadere sistematicamente le imposte. Dopo i primi approfondimenti la situazione contabile della società è apparsa subito molto grave agli investigatori della Guardia di finanza: costi iscritti in bilancio in assenza di idonea documentazione; ingenti crediti Iva ottenuti senza aver svolto alcuna attività economica presso la sede dichiarata; omissioni contabili e fiscali che qualificano la società come “evasore totale”, avendo omesso di presentare la dichiarazione dei redditi relativa all’anno 2016; coinvolgimento della società stessa e del suo amministratore in complesse indagini condotte dalla Guardia di Finanza di Cosenza, sono solo alcune delle evidenze oggetto di indagine.
Peraltro, la società aveva repentinamente cambiato l’attività svolta: circa un anno fa aveva abbandonato il settore dell’edilizia per passare al commercio all’ingrosso di prodotti non alimentari, una differenza di categoria economica troppo evidente per non destare sospetti. Le indagini del Nucleo di polizia economico finanziaria di Reggio Emilia, coordinate dalla Procura della Repubblica del capoluogo, sono state condotte anche mediante consultazione di banche dati, coordinamento con altri Reparti delle Fiamme gialle e con l’Agenzia delle Entrate ed hanno permesso di individuare ingenti costi indebitamente dedotti e basi imponibili sottratte a tassazione per importo complessivo di oltre 135 milioni di euro, nonché circa 32 milioni di euro di maggiore Iva dovuta. Il responsabile, un 67enne avente origini e residenza in provincia di Cosenza, già noto alla Guardia di Finanza reggiana perché emerso in pregresse indagini in materia fallimentare, è stato denunciato alla Procura di Reggio Emilia per reati tributari.