E’ finito l’incubo per i ragazzi e il loro coach, rimasti intrappolati nella grotta di Tham Luang, in Thailandia. Dalla cavità è stato tirato fuori anche l’allenatore, rimato al loro fianco per 17 lunghissimi giorni. Si è finalmente conclusa con successo l’operazione per estrarre dai cunicoli e portare al sicuro i baby calciatori della squadra dei “Cinghiali”.
Le operazioni di soccorso, per garantire la massima sicurezza, non potevano prevedere più di quattro viaggi di recupero al giorno, prima di fermarsi per il necessario ripristino delle attrezzature e la ricarica delle bombole di ossigeno. E sono state suddivise in tre tranche, l’ultima è stata quella di oggi, martedì 10 luglio, con il recupero dell’ultimo gruppo di sopravvissuti.
Sono oltre 100 gli operatori che sono entrati in azione, 18 i sub specializzati a immergersi nelle grotte per cercare di far affiorare dal buio i ‘cinghiali selvatici’, questo il nome della squadra di calciatori, tutti tra gli 11 e i 16 anni di età, intrappolati da sabato 23 giugno. A rientrare nella caverna è stata la stessa squadra di sub che ha già operato nei primi due giorni.
I primi quattro ragazzi tratti in salvo hanno già potuto salutare i genitori, seppur divisi da una vetrata per il timore di infezioni. Lo ha comunicato uno dei medici dell’ospedale Prachanukroh di Chiang Rai, dove i ragazzi sono ricoverati. Le condizioni di salute rimangono generalmente buone anche se, per precauzione, sono tutti in isolamento.