Aversa – Un assessore, Emilio Caterino, con delega all’Istruzione, dimissionario e un altro, Gilda Emanuele con delega all’Urbanistica, revocato dal sindaco Enrico De Cristofaro. Si apre ufficialmente la crisi al Comune di Aversa. Una crisi che era nell’aria, tenuto conto che da tempo erano noti i nomi dei due componenti dell’esecutivo che sarebbero stati sacrificati per far posto in giunta a Raffaele De Gaetano, attualmente consigliere, al quale, subito dopo il Consiglio comunale in programma per mercoledì prossimo, sarà fatta formale nomina con attribuzione della delega alle finanze e al bilancio.
Da quasi un anno, infatti, in giunta non vi era un assessorato con queste attribuzioni. Da tempo si sapeva che la maggioranza aveva scelto come vittima sacrificale Emanuele, intorno alla quale, in questi ultimi mesi, era stata fatta terra bruciata anche dal suo consigliere di riferimento Rosario Capasso di Campania Libera sino a domenica scorsa, quando il vicesindaco Michele Ronza le aveva chiesto, a nome del sindaco, di dimettersi ‘per motivi personali’ ricevendo un netto rifiuto. La sola sostituzione di Emanuele con De Gaetano avrebbe, però, disequilibrato la presenza delle quote rosa. Da qui la necessità di sostituire un assessore maschio con una donna. Ed in questo senso il sacrificio è stato chiesto ad Emilio Caterino, anche se quest’ultimo ha pubblicamente dichiarato che avrebbe voluto dimettersi da tempo, ma che non lo aveva fatto volendo definire alcune questioni amministrative ancora in corso.
“Confermo – ha dichiarato da parte sua il sindaco De Cristofaro – la revoca dell’assessore Emanuele. Per quanto riguarda Caterino, da tempo mi aveva preannunziato la sua intenzione di dimettersi per impegni professionali ed ero stato io a chiedergli di portare a termine la vicenda del Secondo Circolo Didattico. Cosa che ha fatto egregiamente, per cui non si è trattato affatto di una sorpresa”. Interpellato sulle motivazioni che hanno portato alla revoca di Gilda Emanuele, il primo cittadino ha concluso: “Gli ultimi fatti hanno portato alla mia determinazione: porta in consiglio una proposta di delibera non condivisa che viene bocciata. Ci sono, poi, le inaccettabili dichiarazioni attribuitele dalla stampa e mai smentite relativa alla sua non strumentalità nella redazione del Puc”.
Scatenate, ovviamente, le opposizioni. “Due facce della stessa medaglia. Due assessori – afferma il capogruppo Pd Marco Villano – sempre elogiati dalla maggioranza e dal sindaco che ora non servono più perché gli altri battono cassa. Se Caterino ed Emanuele hanno lavorato bene perché li cacciano? Qual è il motivo? De Cristofaro ha già nominato 15 assessori in due anni per cercare di mantenersi a galla”. “E’ inaccettabile – ha dichiarato da parte sua il consigliere di Noi Aversani, Francesco Sagliocco – questo modo di fare. Il sindaco dimostra ancora una volta mancanza di rispetto per chi è onesto, per chi lavora alacremente per la città. Questo sindaco mette da parte tutti quelli che lavorano bene, che sono pensanti. Il sindaco dimostri di avere i numeri e non proceda a nessuna altra richiesta di questo tipo, altrimenti abbia il coraggio di andare a casa perché a quanto pare l’unica abilità che ha è quella di cambiare maggioranza di continuo”.