Aversa, opere abusive: ordinanza di demolizione a carico del consigliere Palmieri

di Nicola Rosselli

Aversa – Un’ordinanza di demolizione di opera abusive a carico del consigliere comunale Mimmo Palmieri e di alcuni suoi familiari è stata emessa dal dirigente dell’ufficio tecnico comunale Raffaele Serpico. Oggetto dell’ordinanza, la numero 18, l’abbattimento di alcune verande e di uno stenditoio in ferro che si presumono abusive. Il tutto è partito dall’esposto presentato da un privato il 30 aprile scorso. Un mese dopo il dirigente ha inviato un avviso di avvio del procedimento ai soggetti interessati relativamente all’accertamento della sussistenza delle opere abusive denunciate presso il fabbricato alla via Cassino numero 2, in centro storico.

L’ufficio, come si legge nell’ordinanza, ha potuto accertare la “presenza di abusi edilizi, rilevando l’esistenza di opere edilizie (verande e tettoie) prive di titolo abilitativo”, a partire dal piano rialzato sino al terrazzo passando per il secondo piano dell’edificio della famiglia Palmieri. Poiché nel piano di recupero del centro storico di Aversa sono consentiti solo interventi di manutenzione ordinaria e poiché le controdeduzioni dei proprietari sono state ritenute inidonee a giustificare la presenza dei manufatti presuntivamente abusive, il dirigente ha ordinato la demolizione entro novanta giorni dalla notifica del provvedimento, pena l’acquisizione la patrimonio pubblico delle verande e la loro demolizione.

Ovviamente, gli interessati potranno proporre ricorso al Tar Campania. Ma questa ipotesi potrebbe aprire nuovi scenari. Infatti, la normativa prevede quale motivo di decadenza dalla carica di consigliere comunale la presenza di contenziosi con il Comune. Un’ipotesi che quest’ultimo non intende prendere assolutamente in considerazione, ritenendo di essere assolutamente in grado di spiegare come si sono svolti i fatti e risolvere la questione in via transattiva. “Si è voluto creare un polverone per nulla. – ha dichiarato, mostrandosi piuttosto tranquillo – Il palazzo in questione è il palazzo di famiglia realizzato dai nostri genitori. Si tratta, in pratica, di un palazzo ereditato, le verande di cui parla l’ordinanza di abbattimento sono a servizio del palazzo, contengono, ad esempio, nel mio caso, un serbatoio. Verande che sono addirittura accatastate dal 1994 da nostro padre”. “Solo ora, a seguito di questo esposto, siamo venuti a conoscenza della situazione effettiva. Ho parlato con il tecnico di mia fiducia per effettuare il possibile condono che dovrebbe costare una somma irrisoria di poche centinaia di euro, altro non posso veramente dire se non che spiegheremo ogni cosa in tempi brevi”.

Sulla vicenda anche una dichiarazione del primo cittadino Enrico De Cristofaro della cui maggioranza fa parte il consigliere Palmieri che, secondo un accordo post elettorale, a dicembre dovrebbe subentrare ad Augusto Bisceglia alla presidenza del Consiglio comunale. “Siamo di fronte ad un atto dovuto da parte del dirigente dell’ufficio. – ha dichiarato il sindaco – E’ questa la dimostrazione del rispetto da parte nostra della legalità senza fare favoritismi. Stiamo aspettando, come dallo stesso preannunziate, le giustificazioni da parte del consigliere Palmieri sulla situazione. Saranno adottate le decisioni del caso senza alcun favoritismo”.

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