Aversa – Dall’inizio dell’anno si sono verificate decine di incendi in impianti di smaltimento rifiuti in tutta Italia. Ultimo quello alla “Di Gennaro” della zona industriale di Caivano-Pascarola (guarda il video), i cui fumi hanno investito anche il confinante agro aversano. “Questi roghi – sostiene la consigliera comunale del Pd, Elena Caterino – sono quasi sempre di natura dolosa e questo è dovuto al divieto di importazione di scarti plastici da riciclare che ha ingolfato il sistema di smaltimento in Italia. Se il governo non interverrà con misure speciali, la frequenza degli incendi continuerà ad aumentare finché il sistema criminale che gestisce il traffico di rifiuti brucerà ogni giorno la quantità giornaliera di immondizia che prima veniva inviata all’estero per lo smaltimento”.
“Col rialzo delle temperature – prosegue l’esponente Dem – il business criminale di appiccare fuoco ai rifiuti potrebbe infatti fondersi con quello altrettanto criminale di appiccare fuoco ai boschi e alle foreste cosa che tra l’altro renderà difficile alle unità investigative e alla stampa distinguere i due fenomeni. Per risolvere il problema dei roghi di rifiuti bisognerebbe prima risolvere la malagestione che affligge l’intera filiera di smaltimento, dal livello concettuale fino a quello pratico. Innanzitutto, è necessario che le regioni investano nella realizzazione di impianti di riciclaggio all’avanguardia e nell’efficientamento di tutta la filiera di smaltimento. Ma soprattutto, è necessario che il Parlamento produca una nuova normativa che permetta alle autorità di attuare maggiori controlli sul territorio e che imponga alle aziende operanti nel settore di seguire le direttive di riciclaggio e trattamento rifiuti varate dall’Unione Europea. E’ fondamentale, inoltre, che i cittadini contribuiscano all’efficientamento della filiera di smaltimento informandosi e impegnandosi attivamente per la riduzione e il corretto riciclo dei rifiuti prodotti quotidianamente”.
In qualità di componente della Commissione Ambiente, tenuto conto che Caivano in linea d’aria non è molto distante e che l’aria anche ad Aversa attualmente è irrespirabile, e tenuto conto che il rogo scoppiato a Caivano potrebbe causare danni irreversibile alla salute dei cittadini aversani, Caterino ha inviato al sindaco Enrico De Cristofaro e all’assessore all’Ambiente, Marica De Angelis, una richiesta con la quale chiede di adoperarsi per far intervenire l’Arpac e pretendere che venga effettuato un monitoraggio per valutare la qualità dell’aria e programmare eventuali interventi di bonifica. La consigliera, tra l’altro, chiede di programmare “una campagna di sensibilizzazione cittadina sulla riduzione dell’uso della plastica” e che vengano “vigilati 24 ore su 24 i siti di raccolta presenti sul territorio cittadino per evitare che si verifichino roghi a danno della salute cittadina”.