Gricignano – “Leggendo l’ordinanza di chiusura dell’isola ecologica si legge che nel provvedimento il sindaco ordina di tutto, tranne la chiusura!”. E’ critico il consigliere di opposizione Andrea Aquilante rispetto all’ordinanza con cui, nei giorni scorsi, il sindaco Vincenzo Santagata ha disposto la chiusura provvisoria del centro di raccolta di via Boscariello per provvedere alla bonifica e alla riattivazione attraverso la sostituzione del container ormai fatiscente, il ripristino delle aiuole, l’installazione di un sistema di allarme e il potenziamento delle telecamere di sorveglianza, in particolare per quanto riguarda l’area esterna dove, lungo il marciapiede, vengono continuamente depositati, a mo’ di discarica, rifiuti ingombranti a cielo aperto (leggi qui).
“Il sindaco – sostiene Aquilante – ordina direttamente ed illegittimamente alla Progest di intervenire, come se si trattasse di immondizia sversata su un terreno di sua proprietà, mentre avrebbe dovuto ordinare all’ufficio di provvedere ad individuare una ditta dopo l’acquisizione di un preventivo. Dunque, non si capisce quanto ci costerà l’intervento: dopo si fanno i conti! Non si capisce per quanto tempo resterà chiuso il centro, né come si opererà durante la chiusura. Nel ‘considerato’, tra l’altro, si parla di rifiuti di ogni tipo accumulati nel centro da ignoti, mentre per qualche mese si sono impegnati – e vantati – loro stessi, anche a titolo gratuito, a mettere ‘dentro’ i rifiuti abbandonati sul marciapiede”. L’ex vicesindaco, a questo punto, si chiede: “Chi ha gestito il centro in modo scorretto in questo primo mese di amministrazione Santagata? Leggete l’ordinanza, non ha né capo né coda, è illegittima e dà l’impressione che il sindaco abbia trattato direttamente con la Progest”.
Altrettanto critico Giacomo Di Ronza, candidato alle ultime amministrative della lista “Uniti Si Può Fare” guidata da Aquilante ed esponente del circolo “Insieme”. Senza volersi soffermare troppo su quanto riportato nell’ordinanza, Di Ronza sostiene che dalla stessa “traspare effettivamente solo l’ordine dato alla Progest per effettuare la riclassificazione, caratterizzazione, trasporto e smaltimento dei rifiuti e null’altro, pur volendo sforzarsi a dare un’interpretazione quanto più ‘estensiva’ possibile. Ordine che non può fare la parte politica! Sono atti gestionali, di competenza dell’ufficio preposto e non certamente del sindaco. Dall’ordinanza doveva semplicemente emergere la chiusura temporanea per una questione di igienicità, regolarmente riportata tra l’altro nella stessa (questa sì di competenza del sindaco). E basta”. Di Ronza poi sottolinea: “Nell’ordinanza si legge che il dirigente del settore ambiente ha espressamente invitato la ditta appaltatrice (Senesi) a rimuovere tutti i rifiuti e che la stessa per contratto deve provvedere a smaltirli entro tempi brevi al fine di non creare interruzione del ciclo di smaltimento. Quindi – si chiede Di Ronza – i costi sostenuti per la pulizia dell’isola ecologica, da quanto si intuisce, saranno addebitati alla Senesi quale ditta che ha in appalto il servizio? Ma l’isola ecologica era gestita dalla Senesi?”.