Insulti e minacce al presidente Mattarella su Facebook: indagate 39 persone

di Redazione

39 persone, titolari di altrettanti profili Facebook, rischiano di finire a giudizio con l’accusa di avere offeso il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Il sostituto procuratore di Palermo, Gery Ferrara, ha ricevuto dalla Digos le identificazioni degli autori delle minacce e degli insulti rivolti al capo dello Stato il mese scorso, dopo aver affidato l’incarico per la formazione del Governo a Carlo Cottarelli.

Un momento in cui Mattarella era al centro della polemica sul suo ‘No’ al conferimento dell’incarico di ministro dell’Economia a Paolo Savona, sul quale poi l’alleanza M5S-Lega, dopo aver annunciato e poi ritirato la “messa in stato di accusa” di Mattarella, ripiegò per l’incarico di ministro degli Affari europei. Lo stesso Savona che nei giorni scorsi è stato indagato per usura bancaria (leggi qui).

La Procura, con il coordinamento dell’aggiunto Marzia Sabella, sta procedendo all’iscrizione di tutti gli identificati nel registro degli indagati e potrebbe chiedere anche il giudizio immediato, per l’evidenza della prova. Tre di essi erano già finiti sotto inchiesta con l’accusa di riferimenti offensivi all’omicidio di Piersanti Mattarella, fratello del capo dello Stato ed ex presidente della Regione Siciliana ucciso dalla mafia nel 1980. Per tutti, i reati ipotizzati sono, a vario titolo, di attentato alla libertà e offesa all’onore e al prestigio del presidente della Repubblica.

Fra i post presi in esame quello di un utente che scrisse “…hanno ucciso il fratello sbagliato”, proprio riferendosi all’omicidio di Piersanti. Un altro post recitava: “Ti hanno ammazzato il fratello, non ti basta?”.

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