“Come tutti sanno il MoVimento 5 Stelle ha da sempre rinunciato ai rimborsi elettorali, e si è battuto contro i vitalizi e le pensioni d’oro, ritenute battaglie all’insegna della giustizia sociale, da ristabilire. Assieme ad esse il MoVimento ha sin dalla sua nascita, come regola per ogni portavoce, quella di non poter superare i due mandati e quella di non cumulare doppie cariche le famose ‘poltrone’. Sono regole che hanno fatto crescere il M5S e lo hanno tenuto lontano negli anni dalla bramosia del potere, a queste si aggiungono per i parlamentari il taglio dello stipendio del 50% e la restituzione delle eccedenze dei rimborsi spettanti ad ognuno di essi. Questo modo di fare politica è stato apprezzato e riconosciuto dai cittadini, che continuano a premiare il MoVimento 5 Stelle”. Parole della senatrice Vilma Moronese, parlamentare casertana dei cinquestelle, a cui è stata assegnata la Presidenza della Commissione Ambiente al Senato e che oggi, dalla sua pagina Facebook, ha comunicato di aver rinunciato alle alle ulteriori indennità di funzione che le spetterebbero.
La senatrice ha scritto: “Rinuncio all’indennità di carica come Presidente della Commissione Ambiente del Senato della Repubblica e a tutti i benefit a me spettanti. Questa mattina ho inviato questa comunicazione alla Presidente del Senato, comunicando che intendo rinunciare alla somma di 2.222,86 euro al mese come indennità di carica, e a tutti gli ulteriori benefit tra cui 3500 euro al mese per elargizioni e 5000 euro all’anno per le spese di telefonia. Facendo un conto non al centesimo, ma calcolando gli importi per la durata dell’intera legislatura il totale complessivo a cui rinuncio è di oltre 165.000 euro complessivi. ‘Una persona può credere alle parole. Ma crederà sempre agli esempi’, diceva il nostro Gianroberto Casaleggio’”.
Per quanto riguarda la passata legislatura, Moronese ha restituito, versando sul fondo delle Piccole e Medie Imprese in totale 252.976,11 euro al 21 marzo 2018, mentre per la nuova legislatura ha già versato sempre sul fondo per le Pmi 6500 euro come restituzione dei mesi da marzo a giugno, ulteriori 950 euro sono stati donati all’Associazione per la partecipazione degli iscritti del M5S, Rousseau. Ad oggi ammontano ad oltre 38 milioni di euro i soldi degli stipendi restituiti dai parlamentari e dei consiglieri regionali, che confluiscono nel fondo del Microcredito per le Piccole e Medie Imprese, mentre nel caso della rinuncia di Moronese per le somme a lei spettanti come presidente di commissione resteranno nelle casse del Senato e dunque dello Stato.