Mondragone, Ambc: “La Covim avrebbe dovuto risarcire i cittadini e invece…”

di Redazione

Mondragone – “Stiamo parlando di oltre 700mila euro che saranno tolti dal welfare, dalla cultura, dalle scuole, dal verde, dal turismo, quindi, da tutti i servizi pubblici comunali, già provati ed in ginocchio, a causa delle disastrate condizioni delle casse comunali. Soldi che dobbiamo dare ad una società – la Covim srl, operante nel ramo dei rifiuti – che aveva costretto il comune a rescindere il contratto in essere per gravi e reiterati disservizi. Una società, quindi, che semmai avrebbe dovuto risarcirci”. A sostenerlo è la “Associazione Mondragone Bene Comune”, per la quale “ovviamente, di ciò il relatore della proposta di transazione in Consiglio comunale, il non eletto consigliere avvocato Lavanga, si è ben guardato dal dire qualche parola. Nella sua scarna e traballante relazioncina si è scordato di individuare coloro (politici e tecnici comunali) che a suo tempo si adoperarono per la rescissione del contratto con questa società ma non attivarono, inspiegabilmente, alcuna iniziativa per i risarcimenti dovuti a causa dei disservizi subiti dai mondragonesi, disservizi che avevano appunto determinato la rescissione. Tante omissioni hanno accompagnato l’intervento del nominato vicesindaco, un intervento che ha avuto il solo scopo di perorare una transazione ammantata da risparmi per il comune ma che, in realtà, dà solo certezza alla Covim di incassare alcune centinaia di migliaia di euro, scongiurando ritardi, cavilli burocratici e legali, ripensamenti e, soprattutto, eventuali efficaci iniziative difensive (finalmente!) da parte del comune”.

“L’avvocato Lavanga, assessore anche quando la Covim srl attivò un secondo arbitrato, i cui risultati sfavorevoli per il comune si sono di fatti trascinati fino ad oggi, nulla ha detto delle posizioni del nostro ente rispetto a questo secondo nefasto arbitrato”, continua l’Ambc, sottolineando: “Non ha speso una sola parola sulla sentenza del Tar Campania del 2007 e sulla brillante performance del difensore del comune, l’avvocato Angelo Ceraldi, futuro braccio destro del sindaco Virgilio Pacifico durante tutta la campagna elettorale e poi primario professionista incaricato. Una difesa che aveva smontato in punta di diritto tutte le richieste della Covim. La scarna relazione di Lavanga è stata seguita dal solito inutile intervento di Rizzieri contro le minoranze assenti (minoranze che, per la verità, ciarlano, e anche tanto, sui temporali, gli allagamenti, i palazzi ducali, ma poi si danno alla fuga su un argomento come questo e tengono le bocche stracucite). Poi il silenzio. E il voto unanime dell’attuale dittatura della maggioranza”.

“Nessun dubbio. Nessuna domanda, neppure piccina piccina – conclude l’Ambc – del tipo: ma l’avvocato Danilo Pecoraro, terzo firmatario dell’atto transattivo, al quale la Covim ha ceduto il credito, cessione impugnata dal comune, è per caso lo stesso avvocato Pecoraro, consulente del comune, giusto incarico di patrocinio legale affidato il 5/9/ 2017 dal sindaco Pacifico?”.

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