Continua a tenere banco a Parete lo scottante tema del controllo degli atti interni resi noti nella relazione dal segretario comunale. Il Movimento 5 Stelle, infatti, dopo aver diffuso a mezzo stampa un comunicato espletante diversi punti, a suo parere, “oscuri”, ha fatto sì che il Consiglio comunale del 30 luglio avesse come primo punto posto all’ordine del giorno proprio l’interrogazione riguardante la documentazione in questione.
“In relazione alle determine di conferimento e liquidazione di incarichi a professionisti e imprese è emersa la mancanza dei principi di concorrenza, legalità e trasparenza con la configurazione di un ipotetico danno erariale. – dicono i pentastellati – La nostra portavoce Rosalba Rispo (nella foto), di fronte alla richiesta del presidente del Consiglio di interrompere la diretta streaming e svolgere il Consiglio a porte chiuse sul tema perché riferito a persone fisiche quali i dirigenti, si è opposta fermamente precisando che mai avrebbe offeso l’onorabilità di alcuno e che l’intenzione non era di accusare, ma di sollevare un problema e spronare le parti in causa alla risoluzione. Le risposte del sindaco sono apparse soddisfacenti solo in parte. Sul punto numero 2, riguardante l’approvazione del piano particellare di esproprio dell’area Pip nel caso in cui si fosse manifestata la volontà della cessione volontaria, si è espresso apprezzamento per il piano, con astensione, essendo mera ratifica di quanto già concordato tra le parti (privati/comune)”.
“Sul punto numero 4 – continuano dal M5S – avente ad oggetto riequilibrio e debito fuori bilancio, il Movimento ha abbandonato il Consiglio Comunale in segno di protesta. Non potevamo assistere all’approvazione del debito dell’Edera Costruzioni Srl, su cui già un anno fa, nel corso della seduta consiliare del 21 luglio 2017, abbiamo fatto emergere assurdità in merito. Una gestione non solo senza contratto ma attenzionata dallo stesso dirigente competente che relazionava su commesse affidate direttamente ‘da organi Istituzionali, ma non deputati a tanto’. Una situazione a dir poco ambigua su cui abbiamo chiesto dei chiarimenti mai arrivati. Chiedemmo chi fossero stati i responsabili di questo debito, auspicando che l’amministrazione prendesse una posizione tendente alla verità e che, altrimenti, avremmo agito formalizzando una denuncia. Dopo un anno ed un’azione legale che costringe l’Ente Comunale oggi a pagare la società nulla è cambiato. Nessuno si è chiesto come è nato e da chi è nato questo debito. Nessuno ha interesse a farlo – concludono dal M5S – e, intanto, i cittadini pagano”.