Aversa, Ufficio Tributi: ascensore inutilizzabile per diversamente abili

di Antonio Arduino

Aversa – Il 7 aprile del prossimo anno la legge 13, emanata nel 1989, compirà 30 anni. Era la legge voluta dal Governo per abbattere le barriere architettoniche ma 30 anni non sono stati sufficienti per cancellare gli ostacoli ed eliminarne I nuovi che rendono difficile la vita ai diversamente abili, specialmente se sono su sedia rotelle, che hanno difficoltà a deambulare di qualsiasi tipo, anche legate a cecità. Perché la legge 13 aveva pensato a tutto, ad abbattere tutte le barriere architettoniche e impedire che ne fossero erette di nuove. Invece, a pochi mesi dai 30 anni dall’emanazione della legge, non solo le barriere continuano ad esistere ma ciò che è strano è che ne nascono di nuove, malgrado le progettazioni avvengano in maniera teoricamente idonea a tutelare questa categoria di cittadini alla quale si può appartenere per nascita, per incidente o semplicemente per problemi di salute, possibili in ogni età.

Esempio pratico nella città di Aversa è, ultimo in ordine di tempo, quello realizzato con gli attraversamenti pedonali di via Di Iasi dove ai percorsi tattilo-plantare per i non vedenti presenti sui marciapiedi non corrispondono i punti di attraversamento. Perché non tutti i percorsi tattilo-plantare si concludono nei punti di attraversamento. E, parlando di esempi più datati, c’è quello che vi mostriamo nel video relativamente agli ostacoli che si presentano ad un diversamente abile, in particolare a quelli che sono su sedia a rotelle, per accedere all’Ufficio Tributi. Un ufficio importante per tutti i cittadini, ai quali almeno una volta nel corso dell’anno capita di dover fare riferimento. Ebbene, questo ufficio, realizzato all’interno di un immobile confiscato dallo Stato ad elementi malavitosi e consegnato all’amministrazione comunale, di fatto è inaccessibile per chi, essendo costretto ad una sedia a rotelle, volesse raggiungerlo in maniera completamente autonoma.

Nonostante le innumerevoli segnalazioni fatte, anche da queste colonne, nessun politico locale si è mai preoccupato di intervenire sul tema, fatta eccezione per l’ex assessore Aniello De Cristofaro, l’unico che anni fa aveva preso a cuore la situazione. L’allora esponente della giunta Sagliocco pensò di dare risposta all’appello ipotizzando il trasloco dell’ufficio in altro stabile di proprietà comunale all’epoca vuoto. Quello stabile oggi è occupato dalla Protezione Civile. Fu un’idea valida che, però, non è stata mai messa in pratica. Così, a 30 anni quasi dalla pubblicazione della legge 13 del 1979, i diversamente abili continuano ad essere la categoria più bistrattata nella penisola italiana e praticamente ignorata nella città di Aversa, malgrado le amministrazioni succedutesi in questi tre decenni abbiamo sempre dichiarato di voler garantire i diritti di tutti. E per “tutti” si intende anche dei diversamente abili.

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