Mondragone, “Progetti di Vite”: dalla Regione nuova opportunità per i giovani

di Redazione

Nasce a Mondragone il primo Centro Polifunzionale Giovanile per la promozione della Cultura di Impresa e della Cittadinanza Attiva che assumerà il nome molto evocativo di Progetti di Vite e avrà sede presso il settecentesco Palazzo Tarcagnota, in via Vittorio Emanuele, dove è già ubicata la Mediateca Comunale, e che arricchirà in qualità e in varietà i servizi offerti alle nuove generazioni.

Il progetto è stato finanziato al Comune di Mondragone dalla Regione Campania attraverso le risorse del Fondo Sociale Europeo, programma Benessere Giovani Organizziamoci e prevederà un primo ciclo di attività i cui verranno messi in essere: elaborazione, sulla base di questionari e di interviste somministrate a giovani locali, di relazione sulla composizione comportamentale e sociale delle nuove generazioni locali; Laboratori relativi a percorsi di sostegno e accompagnamento alla creazione d’impresa e al lavoro autonomo nonché relativi alla somministrazione di fondamenti informativi e formativi in ordine a profili professionali di nuova domanda nel comparto agroalimentare e vitivinicolo (produttivo, dei servizi e dell’indotto), in quello della conoscenza e della fruizione dei beni culturali nonché in quello turistico connesso e contenente l’offerta ricettiva collegata ai beni paesistici e ai soggiorni costieri e balneari; Laboratori esperienziali nei quali i giovani, coinvolti nelle attività del progetto, parteciperanno – presso le imprese agroalimentari, vitivinicole, dei beni culturali, ricettive e turistiche operanti sul territorio (sia nella produzione che nei servizi e nell’indotto) – a periodi di training finalizzati all’acquisizione di abilità e conoscenze teoriche e pratiche che potranno favorire la crescita di una più matura coscienza nelle loro scelte di vita e di lavoro; Laboratori educativi, culturali e di animazione giovanile finalizzati all’induzione della consapevolezza dei cittadini al valore del territorio dell’Ager Falernus (l’antico comprensorio agrario e rivierasco attualmente ricompreso nelle giurisdizioni amministrative dei Comuni di Mondragone, Carinola, Cellole, Falciano del Massico e Sessa Aurunca) e in genere delle identità territoriali specifiche.

Il Centro “Progetti di Vite”, che anche dopo il primo ciclo di attività (a cui i giovani accederanno mediante una selezione pubblica) permarrà nei locali adibiti del Palazzo Tarcagnota quale struttura stabile, sarà uno spazio di comunicazione e uno spazio di personalizzazione dove i giovani partecipanti svilupperanno autosufficienza, autostima, autonomia culturale ed emotiva e soprattutto partecipazione aggregativa nell’acquisizione di competenze ed abilità. Infatti, in essi i giovani riconosceranno più che un luogo all’acquisizione di nozioni, un luogo di esplorazione e di creatività che, in modo naturale, diventerà anche un punto permanente di socializzazione e di cooperazione dove valorizzare momenti intenzionali di interattività intellettuale ed umana. Alla fine dei percorsi laboratoriali di apprendimento e delle work-experience, ci si attende che dall’iniziativa dei giovani partecipanti nascano almeno 5 aziende nel comparto della produzione enogastronomica e del turismo.

Tali aziende, nei primi sei mesi di incubazione, saranno ospitate gratuitamente in spazi di con-working, ricavati sempre all’interno del Palazzo Tarcagnota e dotati di attrezzature e arredi comuni. Importanti saranno anche i laboratori di cittadinanza attiva, che si sostanzieranno in 6 cosiddetti focus group, che coinvolgeranno, sia in presenza sia con modalità telemetiche, circa 120 persone appartenenti ad spettro statistico completo, ossia per età (esempio, 16-18 anni, 19-25 anni, 26-30 anni, 31-35 anni), per sesso, per livello di scolarità (esempio, privi di titoli oltre l’obbligo scolastico e formativo, diplomati, laureati, masterizzati, eccetera), per categorie sociali (esempio, censo familiare e individuale, grado di inserimento nella socialità diffusa, eccetera).

Nei focus group si punterà alla somministrazione delle conoscenze necessarie al recupero, da parte della cittadinanza, dell’autoriconoscimento identitario del proprio abitare in luoghi con generalità ed anagrafica specifica. Tali estremi anagrafici e i tratti delle generalità dei circondari abitati sono di fatti, nella maggior parte dei casi e nel territorio in parola in particolare, il più delle volte misconosciuti o disconosciuti. ‘Progetti di Vite’ è stato fortemente voluto dall’Amministrazione Comunale di Mondragone che ha pianificato le attività congiuntamente all’associazione Terre del Falerno, organizzazione che unisce i Comuni di Carinola, Cellole, Falciano del Massico, Mondragone e Sessa Aurunca nonché produttori vitivinicoli e agroalimentari della zona, associazioni di categoria datoriali e sindacali, istituzioni culturali e organizzazioni di promozione territoriale. A Terre del Falerno, ed in particolare alla sua presidente Maria Zampi, è stato affidato il Coordinamento Generale del progetto. Centrale, tra i partner di progetto, sarà l’Arci Mondragone che, in qualità di associazione giovanile, sarà il punto di riferimento per la categoria di destinatari e di frequentatori del centro, sia nel primo ciclo di attività sia in quelle future.

Gli altri partner del prima successione di laboratori sono le associazioni di categoria Cna Caserta, Confcommercio Caserta, Cia Terra Felix e Assoreti Pmi, l’organizzazione sindacale Cgil Caserta, gli organismi di orientamento e formazione professionale Elea Academy e Futura, le cooperative sociali Green, Damare e C.b.t. Bentessere, la Pro Loco Mondragone e la Pro Loco La Rocca del Drago, il Circolo Legambiente di Mondragone, le aziende vitivinicole Viticoltori Migliozzi di Carinola, Regina Viarum di Falciano del Massico, Volpara Vini di Sessa Aurunca, Vitis Aurunca di Cellole, il resort Italy Village La Serra di Baia Domizia, l’Agenzia di Viaggi e Tour Operator Domizia Incoming di Baia Domizia, l’Istituto Scolastico Alberghiero Ipsarrt di Teano.

La presentazione di “Progetti di Vite” si è tenuta in una conferenza martedì 3 luglio, al Museo Civico Archeologico di Mondragone, alla presenza del sindaco di Mondragone, Virgilio Pacifico, del consigliere regionale Giovanni Zannini, della consigliera delegata alle Politiche giovanili, Concetta Sciaudone, del responsabile area amministrativa V Sociale e Culturale del Comune di Mondragone, Edoardo Vignale, del presidente di Terre del Falerno e coordinatrice generale del progetto, Maria Zampi, del presidente di Arci Mondragone, Gianni Gravano, e del consigliere comunale Alessandro Rizzieri che coordinerà il dibattito.

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