Genova, crolla ponte su A10: 26 morti e decine di feriti

di Redazione

E’ di decine di morti e feriti il bilancio ancora provvisorio del crollo del ponte sull’autostrada A10 a Genova. Tra le vittime c’è anche un bambino di 10 anni. L’incidente, avvenuto poco prima di mezzogiorno, è dovuto a un cedimento strutturale del viadotto, che sovrasta il torrente Polcevera e uno dei quartieri più popolosi della città. Al momento del crollo sulla zona si stava abbattendo un violento nubifragio.

“Aggiornamento, estratti altri 2 cadaveri. Salgono a 26 i morti ufficiali: 23 sul posto, 1 in sala operatoria e gli ultimi 2 estratti. Restano 15 feriti di cui 9 rossi”. Lo scrive su twitter la Regione Liguria, annunciando anche che domani sarà chiesto lo stato di emergenza. Sono in totale 440 le persone costrette a lasciare la propria abitazione a seguito del crollo che ha interessato questa mattina il ponte Morandi a Genova. Il numero potrebbe aumentare poiché sono ancora in corso le valutazioni sugli sgomberi. Lo rende noto il Comune di Genova. La Protezione Civile del Comune di Genova ha provveduto finora a far evacuare 11 palazzi e la situazione è sotto monitoraggio costante.

“Tutto il ponte Morandi andrà demolito con gravi ripercussioni al traffico e problemi per i cittadini e le aziende”. Lo ha dichiarato il viceministro delle Infrastrutture Edoardo Rixi oggi pomeriggio a Genova nella sede della Protezione civile. “Un ponte del genere non crolla né per un fulmine, né per un temporale, vanno trovati i colpevoli”, ha aggiunto Rixi. I soccorritori hanno trovato diversi mezzi schiacciati sotto le macerie con persone morte all’interno. I mezzi coinvolti sarebbero decine. Diverse auto sono incastrate e schiacciate tra le macerie del ponte mentre alcuni mezzi pesanti sono finiti nel torrente Polvecera.

Due dei feriti gravi per il crollo del ponte sono stati travolti nelle loro abitazioni schiacciate dalla struttura. Lo riferiscono fonti mediche dall’ospedale San Martino. Dei due non si conoscono le generalità. Si tratta di una donna di circa 75 anni intossicata dai fumi a seguito di un incendio che ha interessato la sua abitazione dopo il crollo del ponte. Un uomo sui 30 anni ha un importante trauma toracico e un grave trauma cranico. Un terzo ferito, un uomo di 46 anni della Repubblica Ceca, è in codice giallo.

Le immagini aeree riprese dai vigili del fuoco confermano che le campate del ponte Morandi crollate al suolo a Genova hanno investito in prevalenza l’area del torrente Polcevera e la ferrovia, colpendo, tra gli edifici sottostanti, il centro Amiu e un’altra palazzina. Sono rimaste in piedi, invece, le campate laterali del viadotto che sovrastano, oltre ad Ansaldo Energia, almeno quattro grandi condomini con decine e decine di appartamenti.

In via precauzionale sono state sgomberate alcune palazzine più vicine alla parta di ponte che non è crollata. E’ crollata una lunga porzione del viadotto su cui corre l’A10. Entrambe le carreggiate sono precipitate al suolo per circa cento metri. Si sospettano persone sotto le macerie e sono in corso verifiche degli operatori del 118. Il ponte crollato ha travolto tra l’altro una parte di un capannone dell’Amiu, l’azienda ambientale del comune di Genova. Sarebbe stato un cedimento strutturale a provocare il crollo di parte del viadotto Morandi a Genova. Dalle prime informazioni di vigili del fuoco e protezione civile, il cedimento sarebbe avvenuto nel tratto che sovrasta via walter Fillak, nella zona di Sanpierdarena.

In relazione al crollo di parte del viadotto Polcevera sull’A10, Autostrade per l’Italia comunica che “sulla struttura – risalente agli anni ’60 – erano in corso lavori di consolidamento della soletta del viadotto e che, come da progetto, era stato installato un carro-ponte per consentire lo svolgimento delle attività di manutenzione”. “I lavori e lo stato del viadotto erano sottoposti a costante attività di osservazione e vigilanza da parte della Direzione di Tronco di Genova”, assicurano le Autostrade.

“Inizialmente pensavamo fosse un tuono vicinissimo a noi, abbiamo sentito un boato incredibile”. Così uno dei testimoni del crollo del Ponte Moandi, a Genova, racconta i momenti di terrore vissuti questa mattina. “Noi abitiamo a circa 5 chilometri dal ponte, ma abbiamo sentito un botto pazzesco. Eravamo in casa, quando abbiamo sentito un vero e proprio boato – dice -. Ci siamo spaventati tantissimo, abbiamo avuto molta paura. Ora la situazione è drammatica, il traffico completamente in tilt e la città paralizzata”. Il ponte crollato ha colpito una parte del centro Amiu, l’azienda ambientale del comune, dove si trovano uffici e dove viene gestita la logistica. Una parte del fabbricato risulta distrutta. Due furgoni Porter e un camion risultano schiacciati. I vigili del fuoco sono al lavoro ma non hanno ancora individuato vittime. Si sta valutando se evacuare il resto del capannone.

Il crollo del viadotto ha sfiorato i capannoni di Ansaldo Energia, una delle principali industrie di impianti per la produzione di energia d’Italia. L’ingresso della fabbrica si trova proprio sotto il viadotto ma il crollo ha interessato una campata situata a pochi metri di distanza che è precipitata su un parcheggio che a quanto sembra in quel momento era vuoto. In questi giorni Ansaldo è chiusa ma nel sito lavorano alcune persone per la manutenzione.

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