Un uomo di 40 anni, Salvatore Gargiulo, è stato sottoposto a fermo dai carabinieri, a Giugliano, nel Napoletano, dopo la morte del cognato, Salvatore Russo, 53 anni. Il fatto è accaduto in via Gambino, nella notte tra venerdì 10 e sabato 11 agosto, intorno alle 3. Secondo una prima ricostruzione, l’uomo avrebbe avuto una lite con la moglie 49enne, Cristina Rossi. Il fratello di quest’ultima – che, per problemi di salute, respirava attraverso una cannula inserita con tracheotomia – è intervenuto per difenderla. Tra il 40enne e il cognato la lite è degenerata fino a venire alle mani.
La colluttazione ha provocato lo spostamento della cannulla, quindi il cognato, non riuscendo più a respirare, è morto. L’ipotesi di reato che potrebbe essere ascritta a carico del 40enne è quella di omicidio preterintenzionale. “Mi ha picchiata, era ubriaco. Ha ucciso mio fratello e deve marcire in galera”, “Gliel’ha staccato lui, l’ha ucciso”, dichiara la moglie di Gargiulo al quotidiano “Il Mattino”.
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