La chiesa di Santa Maria degli Angeli è uno dei tanti tesori artistico monumentali che vanta la Città di Aversa. Sita all’interno del Tribunale di Napoli Nord, ha trovato dopo decenni di abbandono e di degrado, chi ha accesso i riflettori su di essa, facendola riaprire al pubblico in occasione delle Giornate del Fai d’Autunno del 2017 e specialmente organizzando visite degli “Apprendisti Cicerone” nelle Giornate Fai di Primavera del 2018. Alle due iniziative, confortate da una consistente partecipazione di pubblico e scuole, sta facendo seguito, nell’ambito della nona edizione dei “I luoghi del cuore”, che il Fai organizza in collaborazione delle scuole e delle istituzioni, una raccolta di firme di partecipazione al Bando per la selezione degli interventi da finanziare con progetti di recupero e di valorizzazione di 92 luoghi d’arte e di natura in 17 Regioni d’Italia.
A tal fine, sono stati organizzati vari incontri che hanno visto la partecipazione della dottoressa Elisabetta Garzo e del dottor Francesco Greco, fortemente impegnati per l’obiettivo di “offrire un futuro a quella chiesa”. Con i responsabili del tribunale hanno partecipato la dottoressa Maria Rosaria De Divitiis, responsabile Fai Regionale, la dottoressa Maria Giovanna Pezone, capogruppo Fai Aversa, la dottoressa Donatella Cagnazzo, del Fai Caserta e monsignor Ernesto Rascato, responsabile dei beni artistici della Diocesi di Aversa. Nei loro interventi i relatori hanno sottolineato la necessità di impegnarsi con un gesto d’amore individuale e collettivo che permetta a quello che la professoressa Anna Grimaldi, del Dipartimento Studi Politici dell’Università della Campania, ha definito “uno splendido esempio di architettura e decorazione barocca, di essere restituito alla fruizione della comunità locale e nazionale.
Le modalità di partecipazione alla raccolta delle firme prevedono sia la compilazione di moduli cartacei che di invii on-line, collegandosi al sito web www.iluoghidelcuore.it o all’App “Fai-Fondo Ambiente Italiano”. Nell’iniziativa, come ha sottolineato la capogruppo Pezone, sono coinvolte la Soprintendenza per le belle arti di Caserta e Benevento, il Provveditorato agli Lavori pubblici, la Facoltà di Architettura dell’Università Vanvitelli e la Diocesi di Aversa, che ha organizzato una mostra sulla Chiesa presso il Museo Diocesano. Qui è esposta la Pala d’Altare di Francesco Solimena raffigurante la Madonna che consegna a San Buonaventura il Gonfalone del Santo Sepolcro. L’auspicio si è che, trasformando le difficoltà di ieri in opportunità di oggi e l’immobilismo dei decenni passati nell’ottimismo della volontà futura, si possa rendere godibile quella Chiesa che, come sottolinea Grimaldi, è un monumento che si fa ammirare “non solo per gli elementi strutturali e architettonici presenti nella facciata ma anche perché al suo interno conserva una ricca decorazione settecentesca di pitture e stucchi”.