Aversa, edificio a rischio: sindaco indagato. De Cristofaro: “Sono tranquillo, già mi ero attivato per risolvere”

di Nicola Rosselli

Al sindaco di Aversa Enrico De Cristofaro viene notificato un avviso di garanzia e contemporaneamente il Comune di Aversa viene condannato a realizzare lavori i cui costi si aggirano intorno al milione di euro. Il tutto ruota intorno ad un vecchio stabile in via Frattini, in parte di proprietà comunale, per il quale vi erano state almeno tre ordinanze dei magistrati disattese dall’amministrazione.

«La bomba ad orologeria di via Frattini, – attacca l’ex vicesindaco di De Cristofaro, Federica Turco – al di là del milione di euro dovuto dal comune per i lavori, cosa nasconde?». «L’unica cosa certa – continua Turco – è che il 10 agosto scorso il dirigente dell’ufficio tecnico del comune di Aversa, Raffaele Serpico, all’esito di ben 4 ordinanze di esecuzione di opere per la tutela della privata e pubblica incolumità, si sveglia dal torpore ed incarica la messa in sicurezza dell’immobile in via Frattina dopo che il tribunale di Aversa dal lontano 2008 ha ordinato l’esecuzione ad horas dei lavori di somma urgenza».

Devastanti i costi per le casse comunali: il consulente nominato dal tribunale, l’ingegnere Carmine Andreozzi, ha quantificato le opere in oltre 700 mila euro oltre i maggiori oneri e spese tecniche. La proprietà, assistita dallo studio dell’avvocato Tommaso Castiello ha ottenuto due pronunce di condanna dell’ente all’esecuzione delle opere. L’ente ha impugnato invano i provvedimenti con condanna anche al pagamento delle spese per oltre 15 mila euro. «De Cristofaro – conclude l’esponente di Noi Aversani – ricorda di dover mettere in sicurezza il fabbricato dopo 4 ordinanze di esecuzione perché gli è pervenuto un decreto di condanna penale. L’inosservanza degli ordini del giudice per la salvaguardia della incolumità privata e pubblica, infatti, costituisce reato. Tutto questo pasticcio è di una gravità inaudita. È frutto ancora una volta della incapacità amministrativa, organizzativa e politica del primo cittadino che, preso dalle fotografie, dalle passerelle e dal cambio frenetico di assessori per assicurarsi la poltrona, non si rende conto che sta creando danni notevoli alla città. Ancora una volta questo sindaco dimostra di non avere il polso della città e di non essere capace di risolvere quelle che sono le questioni più spinose. È arrivato il momento di andare a casa. Si dimetta per manifesta incapacità».

«Sono tranquillo ed ho fiducia nella magistratura – ha dichiarato da parte sua il primo cittadino normanno – perché ho seguito dal primo momento in cui sono venuto a conoscenza della vicenda. Una vicenda che ha il suo inizio nel lontano 2009 e nel 2010 ha visto la prima ordinanza della magistratura. Io sono venuto a conoscenza della vicenda nell’agosto del 2016 e mi sono immediatamente attivato con gli uffici comunali competenti per mettere in sicurezza l’edificio in questione. Qualche giorno fa avevo incontrato anche i proprietari il loro legale e il consulente. Ci eravamo dati come scadenza il 15 settembre. L’altro giorno l’avviso». «Credo, intanto, che chi mi accusa, e mi riferisco particolarmente a Federica Turco – sottolinea De Cristofaro – dovrebbe ricordare che quando la mia amministrazione è stata investita di questa vicenda lei ricopriva l’incarico di assessore al Patrimonio. Pertanto, perché dovrebbero essere mie le responsabilità?».

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