Con un post del primo cittadino di Castel Volturno, Dimitri Russo, sul suo profilo personale, la campagna elettorale in vista delle elezioni amministrative del 2019 è ufficialmente entrata nel vivo. D’altronde, la candidatura ufficializzata a primo cittadino di Antonio Luise, sponsorizzata da parte dell’equipe di “Forza Italia” (non comprendente il coordinatore locale Stefano Tommasi parso ai più amareggiato e deluso), e il lavoro silenzioso che sta conducendo il consigliere di opposizione Cesare Diana, la dicono lunga su quanto la prossima tornata elettorale rappresenti una tappa fondamentale per la ripresa del territorio.
Proprio Diana, in un comunicato stampa, ha voluto chiarire come si stiano utilizzando già termini poco consoni ad una pacifica e non denigrante campagna elettorale: “Si parla già di buoni e cattivi, di onesti e disonesti, di persone preparate ed ignoranti. – afferma – Ritengo sia un’analisi un po’ riduttiva. Certo che tirare fuori di nuova la storia del pericolo mafioso, sembra tanto una giustificazione per un fallimento annunciato e, oramai, ampiamente consumato, sotto gli occhi di tutti. Governare Castel Volturno, dopo il disastro amministrativo degli ultimi 4 anni, è e sarà ancora più difficile. L’eredità è pesantissima, eppure si fa a gara per candidarsi a sindaco, senza programmi, progetti, ma, soprattutto, consapevolezza di ciò che si dovrà subito fare. La mia candidatura è a disposizione della città che vuole risollevarsi e ricominciare a vivere. ‘Castel Volturno Vivila’ è un tavolo aperto da tempo a tutti coloro che vogliono dare il proprio contributo, coloro che vogliono metterci la faccia, senza timore di dover sbagliare, tantomeno con la presunzione di essere nel giusto. Quest’ultimo è un pensiero politicamente molto pericoloso. Un esempio? I nazisti che sulla cintura portavano la scritta ‘Dio è con noi’. Iniziamo un percorso politico che potrà anche portare alla vittoria, sicuramente alla libertà. A breve avranno luogo tre convegni di spessore a Castel Volturno e comincerà un corso formativo di politica per chi vorrà prendere parte alla prossima campagna elettorale. La cultura rende liberi”.
“Per Via del Mare – sottolinea Diana – sto ancora attendendo la sua risposta in merito alla proprietà dal momento che il comune paga per la pulizia, illuminazione e manutenzione. Il tutto mentre il Pd incassa i 3 euro del parcheggio e questa è la realtà. Non sono mai stato seguace di nessuno, se non di Padre Pio, che onoro. I ‘doni’ lasciati dalle amministrazioni di destra e sinistra succedutesi negli anni, compresa quella guidata dal sindaco Nuzzo, di cui Dimitri è stato seguace fedelissimo per quasi tutta la legislatura e di cui il Pd è stato alleato modello. Sono i peggiori. Ma è tutta ’n’ata storia’. La fine di questa scellerata amministrazione si avvicina e i castellani si sentiranno sicuramente più liberi; al loro giudizio democraticamente mi rimetto. Addio sindaco”.