Guida Feltrinelli: “Non fermatevi tra Napoli e Caserta”. Sindaci querelano e pretendono scuse

di Antonio Taglialatela

Si infoltisce col passare delle ore il gruppo di sindaci, amministratori, politici ed esponenti della società civile della provincia di Caserta che condanna la guida “Italia del Sud e Isole (Easy Rough Guide)” edita da Feltrinelli per un passaggio riguardante i territori del Casertano e dell’area compresa tra l’agro aversano e quella a nord di Napoli. Il passaggio “incriminato” è quello in cui la città capoluogo viene tratteggiata come “anonima”, con unica attrazione la Reggia Vanvitelliana, e “incongruamente circondata da una serie di complessi industriali e magazzini”, mentre l’area a nord di Napoli, che comprende Aversa e l’Agro Aversano, viene addirittura definita “una distesa di sobborghi poco entusiasmanti, quasi del tutto dominata dalla camorra e a volte chiamata ‘triangolo della morte’. Un’area in cui non soffermarsi, anzi la cosa migliore da fare è attraversarla senza fermarsi e raggiungere Caserta”.

Marino: “Narrazione diffamante e intrisa di stereotipi” – Annunciando l’eventualità di adire vie legali, il sindaco di Caserta, Carlo Marino, ha scritto una lettera al presidente del Gruppo Effe 2005, Carlo Feltrinelli, per rappresentare “la mia rabbia e la mia indignazione, che credo siano quelle di tutti i casertani” nei confronti di “una descrizione del territorio della città di Caserta e della sua provincia profondamente falsa e lesiva dell’immagine di chi la abita”. Secondo Marino “una narrazione diffamatoria e intrisa dei peggiori stereotipi antimeridionali non rende giustizia a questa meravigliosa terra”. Marino ricorda la presenza, nel territorio di Caserta, “del Palazzo Reale più bello del mondo, la Reggia di Caserta che è parte integrante della nostra città, che è il simbolo della nostra comunità di cui siamo più orgogliosi, da molti considerata superiore a Versailles e a qualsiasi altra dimora reale del pianeta”. Oltre alla Reggia, Marino cita il Belvedere di San Leucio, l’Acquedotto Carolino, e il Borgo medievale di Casertavecchia. “Dispiace – scrive ancora Marino rivolgendosi direttamente a Carlo Feltrinelli – che un gruppo editoriale quale quello che lei presiede, uno dei più importanti nel panorama italiano e europeo, adoperi simili toni, degni di una propaganda antimeridionale in genere usata da chi nei nostri territori non ci è nemmeno mai venuto”.

Comune di Aversa sporge querela e chiede risarcimento danni – Stessa indignazione manifestata dal sindaco di Aversa, Enrico De Cristofaro, per il quale determinate considerazioni sono anche per lui “frutto di stereotipi che purtroppo vengono alimentati da anni dai media nazionali” e, in questo caso specifico, anche “di incompetenza di chi non ha la benché percezione del patrimonio storico e culturale del Casertano e dell’Agro Aversano”. Intanto, l’assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Aversa, Alfonso Oliva, annuncia di aver fatto predisporre dal dirigente la delibera per depositare in Procura per il danno all’immagine, la querela per diffamazione e contestualmente una richiesta di risarcimento danni in favore del comune di Aversa alla casa editrice Feltrinelli. “Quale assessore alla Cultura ed al Turismo, oltre a queste azioni legali, sottolinea Oliva – chiederò anche il sequestro su tutto il territorio nazionale della guida che di turismo non ha nulla. Alla prossima giunta la porterò per l’approvazione”.

Santulli: “Considerazioni false e vergognose” – Anche Paolo Santulli, ex parlamentare, consigliere comunale del Pd e presidente dell’Osservatorio Politico Sociale Libero, ha dato già mandato ai propri legali per perseguire l’editore e gli autori della guida turistica, ritenendo che “le considerazioni e le vergognose valutazioni, false ed offensive per la nostra terra, contenute nell’opera sono penalmente rilevanti”.

Galluccio (FI): “Istituzioni intervengano in massa” – Per l’avvocato Paolo Galluccio, coordinatore cittadino di Forza Italia Aversa, “le istituzioni tutte hanno il dovere di intervenire prendendo una posizione netta, risoluta, chiara e determinata”. Galluccio rivolge il suo accorato appello al sindaco De Cristofaro ma anche ai parlamentari e consiglieri regionali del territorio. “La valorizzazione dell’intera area di ‘Terra di Lavoro’ – sostiene Galluccio – dovrebbe essere una priorità e la città di Aversa per il patrimonio artistico, culturale, artigianale e manifatturiero dovrebbe essere da traino. Non possiamo consentire a chi, in maniera anche superficiale, descrive il nostro territorio solo come terra di camorra e criminalità tralasciando completamente quanto di buono c’è”. L’esponente azzurro poi riflette: “C’è da dire, probabilmente, che in questi ultimi anni la mancanza assoluta di politica e di visioni strategiche univoche finalizzate al raggiungimento di obiettivi comuni per l’intero territorio ha portato uno smarrimento nelle singole comunità. Forza Italia Aversa, pertanto, nell’invitare, sollecitare e sensibilizzare tutti i rappresentanti istituzionali, ciascuno per quanto di competenza e nelle sedi adeguate, si rende disponibile in maniera propulsiva e fattiva e con qualsiasi forza politica a far sì che la politica inizi ad appropriarsi del proprio ruolo portando sui tavoli progetti e iniziative volte alla valorizzazione del patrimonio da un lato e, dall’altro al miglioramento dei servizi e della qualità della vita”.

Andrea Sagliocco: “Propaganda antimeridionale” – A dare man forte il sindaco di Trentola Ducenta, Andrea Sagliocco, che chiede un intervento immediato del presidente della provincia di Caserta, Giorgio Magliocca, e del governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nei confronti della casa editrice Feltrinelli, per “la descrizione infamante e diffamatoria delle nostre terre, che offendono non solo tutta la popolazione della provincia, ma screditano anche luoghi storici di altissimo interesse culturale”. “E’ inconcepibile – afferma Sagliocco – che un gruppo editoriale di tale portata utilizzi una descrizione così discriminatoria che va inevitabilmente ad alimentare una propaganda antimeridionale verso un’area geografica già parecchio umiliata. E’ pur vero che ci sono delle criticità, dovute per lo più allo stato di abbandono da parte dei Governi che si sono succeduti e che hanno prestato sempre scarsa attenzione rispetto ad altre aree geografiche, ma è anche vero che i nostri sono territori ad elevata potenzialità e che meritano di certo rispetto. Le nostre radici affondano in una storia ricca di cultura e di luoghi che vanno positivamente pubblicizzati e fatti emergere e non incitando ad “attraversarli senza fermarsi”.  Non mi esprimo poi sulla descrizione fatta di ‘triangolo della morte’: in questo mi associo a quanto già affermato dal sindaco di Caserta: vergogna!” Oltre alle vie legali, già preannunciate dalle istituzioni provinciali e regionali a tutela di tutto il territorio, prima come cittadino e poi come sindaco di un’intera comunità offesa, Sagliocco pretende quanto prima le scuse ufficiali da parte della casa editrice.

Zinzi: “Basta con attacchi che ledono nostra immagine ed economia” – Linea dura del consigliere regionale Gianpiero Zinzi che annuncia querela per diffamazione ed una richiesta di risarcimento danni in favore del territorio casertano. “Ora basta! – sbotta il politico casertano – Sono anni che noi cittadini siamo costretti a subire attacchi ingiustificati che ledono la nostra economia e l’immagine della nostra terra. A rendere colma la misura ci ha pensato adesso la Feltrinelli con una ‘guida turistica’ che tra le altre cose descrive la Reggia di Caserta come ‘una struttura piuttosto monotona nella quale la dimensione supplisce all’ispirazione artistica’. Basterebbero queste due righe per certificare l’incompetenza di chi ha redatto l’ha redatta. Invece il quadro è sempre più impietoso e prosegue attribuendo all’area dell’Agro aversano e del Napoletano la terribile etichetta di ‘triangolo della morte’ in pieno ‘stile Saviano’. E’ un gioco al massacro che va fermato assolutamente”.

Feltrinelli: “Non è nostro giudizio, ma quello di Rough, a cui chiederemo modifiche” – Intanto, la casa editrice interviene nella polemica, annunciando di voler entrare in contatto con la sede centrale di Rough Guide a Londra e con gli autori perché vengano valutate le adeguate modifiche: leggi qui.

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