Lavoratori Apu Campania, in 1000 a Roma per chiedere intervento del Governo

di Redazione

Quasi mille lavoratori aderenti ai progetti Apu (Attività di pubblica utilità) provenienti da tutta la Campania, hanno partecipato alla manifestazione che si è tenuta a Roma presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Il sit-in è stato reso necessario dalla totale mancanza di risposte da parte della Regione Campania, dopo le richieste, avanzate in diverse occasioni dagli stessi lavoratori e dai sindaci, di una proroga dei progetti di pubblica utilità attuati dai Comuni. Una delegazione dei lavoratori Apu è stata fatta entrare all’interno del Ministero del Lavoro ed ha incontrato il professor Paolo Lazzara, vicecapo gabinetto del dicastero guidato dal vicepremier Luigi Di Maio (impegnato nella vertenza Ilva), e la parlamentare Marianna Iorio del Movimento 5 Stelle.

Ai due interlocutori è stata espressa la preoccupazione di tutti coloro che hanno preso parte alle Attività di pubblica utilità per il ritorno ad una condizione di assoluta assenza di lavoro e di sostegno economico alle famiglie, dopo la conclusione dei progetti presso i rispettivi Comuni. Considerato l’immobilismo della Regione Campania, i lavoratori hanno inteso investire della problematica Apu anche il Ministero del Lavoro e sollecitare il governo centrale ad adoperarsi per risolvere quella che, tra poco, potrebbe diventare una vera e propria bomba sociale. Lazzara e Iorio si sono impegnati a far intervenire il governo per sollecitare la Regione, anche attraverso i parlamentari campani, affinché modifichi il prossimo bando riguardante le Attività di pubblica utilità, eliminando il divieto a partecipare per coloro che hanno aderito ai progetti precedenti. Al termine del colloquio i lavoratori si sono detti soddisfatti, ma attendono che l’esito della discussione porti a risultati concreti per il futuro di oltre 2.600 famiglie.

Nella trasferta a Roma, i lavoratori hanno avuto il sostegno dei Sindaci campani, i quali hanno elogiato la professionalità degli Apu, sostenendo che, senza il loro aiuto, avrebbero avuto serie difficoltà a coprire servizi necessari per cittadini e comunità, dalla manutenzione di strade e scuole, al giardinaggio, dalle attività in uffici e biblioteche comunali, ai lavori in occasione di manifestazioni sportive, culturali e di solidarietà sociale. Nei progetti Apu sono utilizzati, per venti ore settimanali, lavoratori disoccupati ex percettori di ammortizzatori sociali ed ex percettori di sostegno al reddito che, se non interverranno novità in merito, non potranno partecipare a nessun altro progetto di politiche attive o formativo. Per questi lavoratori le Attività di pubblica utilità sono l’unica possibilità concreta per dare speranza alle loro famiglie e provare ad avere una vita dignitosa.

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