Lusciano – “L’anno scolastico alla scuola secondaria di primo grado ‘Ugo Foscolo’ partirà con i doppi turni, che si svolgeranno presso l’istituto elementare. Colgo l’occasione per convocare per il 27 agosto il dirigente scolastico, il referente per la sicurezza, il consiglio d’Istituto e tutti i genitori che vorranno intervenire, per una corretta pianificazione”. Così Nicola Esposito, sindaco di Lusciano, nel corso della conferenza stampa di questa mattina, nella sala giunta del Comune, per parlare della sicurezza nella scuola media di via della Resistenza. Al tavolo dei relatori: il sindaco di Lusciano; l’assessore ai Lavori pubblici, Marco Valentino; l’assessore alla Pubblica istruzione, Luisa Mottola; l’ingegnere capo dell’Ufficio tecnico, Antonio Manzella; il tecnico incaricato della verifica strutturale dell’istituto, ingegner Giuseppe Russo. Tra il pubblico il geometra dell’Ufficio tecnico comunale, Gioacchino Gabriele, e il responsabile della sicurezza dell’istituto di viale della Resistenza, giunto in rappresentanza del dirigente scolastico, insieme alla vicepresidente del Consiglio d’Istituto.
“Ho ancora in mente il 2 giugno, giorno in cui è avvenuto il crollo. – ha detto Esposito – Siamo genitori e amministratori e, fortunatamente, il fatto che la scuola fosse chiusa è stato importante. Da quel giorno abbiamo accantonato la campagna elettorale che era in corso per le elezioni comunali e abbiamo programmato e seguito ogni atto. La relazione dei Vigili del fuoco ha evidenziato come non fossero presenti segni di cedimento. Dunque, è stato un evento di cui nessuno si sarebbe potuto accorgere prima. Abbiamo contattato i migliori tecnici e agenzie, che hanno predisposto i dovuti controlli. Purtroppo, i risultati delle verifiche non saranno disponibili prima della metà di ottobre e, dunque, fino ad allora sarà necessario attivare il ‘piano B’ con la predisposizione dei doppi turni. Come già avvenuto per le altre scuole – per quella di via Boccaccio abbiamo ottenuto un finanziamento di 770mila euro – anche in questo caso ci siamo già attivati presso la Regione per chiedere i fondi per sostenere i costi”.
A prendere la parola, poi, è stato l’ingegnere capo dell’Ufficio tecnico Antonio Manzella: “Il plesso è stato costruito nel 1970, con tecniche di progettazione corrette per l’epoca e collaudato; il collaudo, di regola, vale sempre e non deve essere più effettuato, come avviene per le nostre abitazioni. Voglio premettere che la norma che prevede l’adeguamento sismico è entrata in vigore nel 1983 e che, dunque, il 90% degli edifici strategici (come Prefetture, ospedali, eccetera) non è a norma da questo punto di vista. La scuola ‘Ugo Foscolo’ è dunque a posto dal punto di vista esecutivo, per le caratteristiche che doveva avere allora. A seguito del nostro sopralluogo abbiamo notato come il cornicione non presentasse lesioni in alcun punto. Ovviamente bisogna calcolare il rischio, nel caso si verificasse una scossa sismica di maggiore entità. Ci siamo accorti, inoltre, come il cornicione avesse un corpo aggiunto, previsto nel progetto preliminare ma inserito successivamente, ossia un manufatto in calcestruzzo armato, con funzione, non appropriata, di grondaia. Con il tempo l’acqua si è diffusa nel calcestruzzo e aggredito l’armatura in ferro, determinando un’ossidazione che ha provocato la spaccatura. Abbiamo contattato una ditta specializzata in abbattimenti, che ha curato molti lavori a Pinetamare, che, con mezzi molto innovativi, ha provveduto all’eliminazione del cornicione. La normativa tecnica delle costruzioni del 2018, entrata in vigore a marzo, prevede che sia necessario effettuare una verifica di vulnerabilità. L’indice minimo che deve avere una struttura per essere agibile è 0,6. Questo per dire che l’edificio non è pericoloso ma va valutato ai sensi della nuova normativa”.
Ad occuparsi di questo aspetto è l’ingegner Giuseppe Russo, che ha spiegato ai presenti: “Quando abbiamo verificato il canale, a seguito del cedimento, ci siamo resi conto che era perfettamente integro. E’ stata l’acqua a deteriorare la pochissima armatura esistente del manufatto in calcestruzzo, usato come grondaia. I grafici originari hanno evidenziato come questa struttura fosse presente nel progetto iniziale ma sia stata realizzata successivamente, a lavori conclusi. Cosa che potrebbe mettere in discussione, ma il condizionale è d’obbligo, il certificato di collaudo. Come detto, la struttura fu collaudata allora rispetto ai carichi verticali, cioè quelli controllati dall’uomo, ma non risponde alle logiche di progettazione sismica. Secondo il citato Decreto regionale del 2018 è obbligatoria la valutazione della sicurezza in caso di: provati gravi errori di progetto e costruzione; ridotta capacità di resistenza rispetto a: carichi verticali e al coefficiente di sicurezza rispetto ad azioni sismiche. Bisogna verificare se siano necessari provvedimenti strutturali e/o progetti di consolidamento. La norma però dice che, nel caso venga accertata la resistenza ai carichi verticali, si possano riprendere i lavori dell’anno scolastico, ferma restando la necessità di predisporre contestualmente gli interventi di adeguamento sismico. La ditta ci ha dato la disponibilità per i primi di settembre per predisporre tutte le prove strutturali sull’edificio. I risultati saranno dunque disponibili dopo circa un mese e mezzo”.