Un parlamentare leghista retwitta il messaggio in cui Matteo Salvini invita i magistrati a indagarlo per la questione della nave Diciotti e avverte: “Se toccate Salvini veniamo a prendervi sotto casa”. E si scatena la bufera, con l’Anm che parla in una nota di “chiare parole intimidatorie” dirette ai magistrati da un deputato. Un atto definito “di gravità inaudita e senza precedenti”.
Sale alle stelle la tensione sulla vicenda dell’imbarcazione carica di migranti ancora ferma al porto di Catania, sulla quale il post in questione, firmato dal parlamentare del Carroccio Giuseppe Bellachioma, dice testualmente: “Matteo Salvini: pare che per la nave Diciotti, ferma nel porto di Catania, la Procura stia indagando ‘ignoti’ per ‘trattenimento illecito’ e sequestro di persona. Nessun ignoto, INDAGATE ME! Sono io che non voglio che altri CLANDESTINI (questo sono nella maggioranza dei casi) sbarchino in Italia. Se mi arrestano, mi venite a trovare Amici? #arrestatemi. P.S. Messaggio da parte della Lega Abruzzo: se toccate il Capitano vi veniamo a prendere sotto casa..occhio!!!”.
La Giunta esecutiva centrale dell’Associazione nazionale magistrati non ha usato mezzi termini in merito, definendo quello che è accaduto “un fatto senza precedenti, tenuto conto della provenienza da un parlamentare, da chi dovrebbe rispettare l’attività che svolgono tutte le Istituzioni, tra esse la magistratura. L’Anm respinge ogni tentativo di interferenza e di intimidazione, assicurando che tutti i magistrati svolgono e continueranno a svolgere i propri compiti rispondendo esclusivamente alla legge, per cui ogni tentativo di condizionamento sarà vano”.
La “minaccia” del parlamentare leghista ha scatenato l’ironia sui social. C’è chi, all’avvertimento “non toccate Salvini” risponde: “E chi lo tocca? Manco se mi regala la Prova del Cuoco” e chi replica “Cavolo, non la sentivo dalle scuole medie. Ti vengo a prendere a casa! Preferisco: fatti mandare dalla mamma”. Qualcuno tira in ballo Uber e qualcun altro suggerisce “una mazza da beseboll” (scritto così, ndr.).